Blocco Diesel Euro3: cosa succede a Milano e nell'hinterland in attesa del Tavolo
Il 14 dicembre il Tavolo dei Sindaci si riunisce nuovamente per cercare una linea anti smog condivisa su scala provinciale. All’appello lanciato da Milano per il blocco dei Diesel Euro 3 avevano risposto in due: Cinisello Balsamo, che però ha fatto marcia indietro, e Sesto San Giovanni che distingue fra privati (blocco 8.30-18.00) e commerciali (blocco 7:30-10.00). Ordinanze in allegato
12 December, 2011
Il 14 dicembre il Tavolo dei Sindaci si riunirà nuovamente per cercare una linea anti smog condivisa su scala provinciale. All’appello lanciato da Milano per il blocco degli Euro 3 avevano risposto in due: Cinisello Balsamo, che però ha fatto marcia indietro sospendendo il provvedimento in attesa del vertice in Provincia, e Sesto San Giovanni, con qualche differenza che non ha mancato di accendere le polemiche.
Se Milano questa volte non fa alcuna distinzione fra diesel euro 3 privati e commerciali, Sesto ha mantenuto invece la differenziazione stabilita dalla precedente ordinanza milanese (quella che ha fermato gli Euro 3 per 5 giorni feriali dal 30 novembre): blocco 8:30 – 18:00 per gli autoveicoli ad uso privato e solo dalle 07:30 alle 10:00 per quelli ad uso commerciale.
Le proteste non sono mancate in entrambi i casi. A Milano i commercianti non hanno proprio digerito la mancata distinzione fra le due tipologie di veicoli – che se fosse stata replicata avrebbe consentito loro di muoversi liberamente dopo le 10 – e a Sesto a lamentarsi sono stati i privati, che si chiedono perché l’ordinanza comunale non si sia adeguata a quella milanese, obbligandoli a rinunciare all’auto un’ora e mezza prima.
Nella provincia di Milano i diesel Euro 3 privati sono 184.000, i commerciali 47.000: una proporzione di 4 a 1, per quanto i veicoli commerciali mediamente abbiano un traffico maggiore nell’arco dalla giornata. La decisione di non restringere la finestra oraria del divieto per i mezzi commerciali a Milano città non è andata giù ai commercianti. Epam, l'Associazione Provinciale Milanese dei Pubblici Esercizi, chiede una revisione dell’ordinanza con orari più elastici per gli esercenti, richiesta che l’Assessore al Commercio Franco D’Alfonso sembrerebbe predisposto a prendere in considerazione. “Se le polveri resteranno alte - ha dichiarato a Republica - e dovremo tenere l’ordinanza fino al 23 concederemo un assestamento per i commercianti”. Nessuna conferma però dall’assessorato all’Ambiente.
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