Sostenibilità, a Firenze 400 città "green"
Il capoluogo toscano ha ospitato il congresso mondiale dell'Unione mondiale dei governi locali, dedicato quest'anno alla sostenibilità urbana e alla generazione diffusa di energia rinnovabile. Redatta per l'occasione la "Carta di Firenze", che sottolinea l'importanza delle città per la sostenibilità e la sfida al cambiamento climatico
12 December, 2011
«Con l’adesione al ‘Patto dei sindaci’ e l’approvazione del Piano d'azione per l'energia sostenibile (Paes), la città di Firenze si è impegnata a ridurre entro il 2020 di almeno il 20% le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, passando dalla produzione di due milioni e mezzo di tonnellate annue medie a due milioni. Una scommessa che si basa su una visione strategica della città, con un piano d’azione che coinvolge la mobilità, la pianificazione del territorio, l’edilizia pubblica, i servizi, la comunicazione». E’ questo il quadro fornito dall’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci in occasione della tavola rotonda “Visioni ed esperienze di sostenibilità urbana e i Piani di sviluppo locale del Patto dei sindaci (Paes), che si è tenuta a Firenze alla presenza del ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
Il Paes si inserisce nel Patto dei sindaci, strumento volontario già sottoscritto da oltre 2.700 autorità locali che punta a coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica e ambientale. La tavola rotonda, introdotta dal presidente dell’Anci Graziano Delrio e moderata da Giacomo Parenti, coordinatore area Sviluppo Urbano del Comune di Firenze, ha visto la
partecipazione Pedro Ballesteros, responsabile EU del Covenant of Majors, del sindaco di Malmo Imar Reepalu. Sono state presentate esperienze di sostenibilità di aziende come Arval, Siemens e Selex Galileo, nonché esperienze di eccellenza di sostenibilità del Trentino.
Con l'adozione del Paes, Firenze ha individuato le misure da attuare per raggiungere gli obiettivi previsti: dal completamento delle linee tranviarie all’ampliamento della rete ciclabile, dagli ecoincentivi per i veicoli elettrici al bike e car sharing ai parcheggi scambiatori, dal piano strutturale a volumi zero al recupero dell’energia idroelettrica dall’Arno (le cosiddette ‘briglie’), dalla realizzazione di edifici in classe A per l’edilizia residenziale pubblica all’installazione di fontanelli. Il valore stimato della diminuzione delle emissioni di Co2 in seguito alla costruzione della linea 1 della tramvia, ad esempio, è di 4.894 tonnellate annue. Anche il Piano strutturale a volumi zero contribuisce a diminuire l’inquinamento: tenendo conto di vari fattori, dalla minore pressione urbanistica con ripercussioni sul traffico alla riqualificazione degli edifici, si stima che le emissioni di CO2 diminuiranno di 80.123 tonnellate/anno. Capitolo mobilità elettrica: ipotizzando di sostituire 3000 veicoli "normali" con quelli elettrici avremo una riduzione di circa 2700 tonnellate di CO2. Sono 5 le briglie sull’Arno che ricadono sul territorio del Comune di Firenze: ai ‘salti’ delle Cascine, Santa Rosa, San Niccolò, Rovezzano, Sant’Andrea. Dal sistema è possibile produrre circa 50 mila GJ/anno con una conseguente riduzione di circa 5000 tonnellate di CO2. Con i fontanelli (10 in tutto, 8 già funzionanti) si prevede una erogazione di acqua di circa 1.000.000 di litri all’anno mediamente per ciascun fontanello e quindi di 10.000.000 di litri l’anno in totale. Complessivamente, in un anno, si risparmiano 113 chili di plastica e 445.553 chili di CO2.
Nell'ambito dell'incontro, il ministro Clini ha sottolineato la centralità del ruolo delle amministrazioni locali nella sfida climatica. «Urge sviluppare un rapporto proficuo fra i governi centrali e le città per riuscire a trasformare il sistema energetico mondiale - ha dichiarato - Bisogna uscire dalla logica dei grandi impianti di generazione e delle reti lunghe di trasmissione dell'energia elettrica, che comportano forti inefficienze per il sistema». La tavola rotonda è stata organizzata nell'ambito del congresso mondiale dell'Unione mondiale dei governi locali (Umgl), dedicato non a caso a città sostenibili, mobilità e connettività diffusa.
Nel corso del meeting, il sindaco Renzi ha letto la Carta di Firenze, redatta per l'occasione. Il documento sottolinea appunto il valore delle città in termini di cultura, urbanistica e tutela dell'ambiente e ne sottolinea il ruolo centrale per una crescita sostenibile ed equa. «Affermiamo il valore delle singole città, patrimonio etico e spirituale di vitale importanza per l'intera umanità, patrimonio che le passate generazioni hanno trasmesso alle presenti per farlo a sua volta trasmettere e accrescere, senza dilapidarlo, alle generazioni future - si legge nel documento - Non c'è futuro per le città, le entità più duramente messe alla prova dai rischi dei cambiamenti climatici e ambientali attuali, senza che venga preso in seria considerazione un approccio sostenibile allo sviluppo urbano che trasformi i rischi in opportunità».
Firenze capitale dei sindaci in 400 a discutere di futuro - da La Repubblica Firenze del 10.12.2011