“Clinicamente”: i blocchi del traffico servono o no?
Le dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini sul tema blocchi del traffico sono, senza malizia, un capolavoro di diplomazia: più d’una volta sostenitori e oppositori degli stop alle auto si sono scontrati citando a proprio sostegno la stessa identica frase. Vi proponiamo una “rassegna di citazioni" puntuali, da febbraio 2010, quando ancora Corrado Clini non era ministro, al Vertice Anti smog delle Regioni del Nord del 19 dicembre 2011
20 December, 2011
Le dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini sul tema blocchi del traffico sono un capolavoro di equilibrio e diplomazia: fin troppo, tant’è che più di una volta sostenitori e oppositori dei divieti di circolazione emergenziali si sono scontrati impugnando a proprio sostegno esattamente la stessa frase… Un caso sopra tutti, la famosa lettera aperta al Corriere della Sera del 27 novembre 2011: “E’ necessario considerare l’estensione della limitazione del traffico nei sistemi urbani (dunque bisogna fare più blocchi?), ad esempio Milano e area metropolitana, per periodi prolungati (addirittura che durino di più?) attraverso il rafforzamento del trasporto ferroviario locale, (attraverso?!) dei trasporti pubblici urbani a trazione elettrica, l’incentivazione di misure volontarie come il car pooling e il trasporto aziendale, il car sharing con auto elettriche” (Ma allora di cosa parlava?).
Vi proponiamo una rassegna di commenti, da febbraio 2010, quando ancora Corrado Clini non era ministro, al Vertice Anti smog delle Regioni del Nord del 19 dicembre 2011.
Motori 24, Sole 24 Ore, 21 febbraio 2010
"I blocchi del traffico automobilistico sono abbastanza incerti dal punto di vista dei risultati per la riduzione delle emissioni inquinanti in quanto negli ultimi anni i modelli delle auto hanno drasticamente abbassato le loro emissioni. Il blocco congiunto alle auto che è allo studio di grandi comuni del nord Italia tra i quali Torino e Milano è opportuno ma negli ultimi 20 anni le auto hanno ridotto del 95% le loro emissioni per chilometro percorso. Con i blocchi si restituiscono grandi aree delle città ai cittadini, ma hanno minor significato sulla riduzione delle emissioni inquinanti".
Lettera aperta al Corriere, 27 novembre 2011
E’ necessario considerare l’estensione della limitazione del traffico nei sistemi urbani, ad esempio Milano e area metropolitana, per periodi prolungati, attraverso il rafforzamento del trasporto ferroviario locale, dei trasporti pubblici urbani a trazione elettrica, l’incentivazione di misure volontarie come il car pooling e il trasporto aziendale, il car sharing con auto elettriche”.
Uno Mattina 28 novembre 2011
"Lo smog non si combatte se non si assumono misure infrastrutturali importanti in particolare sul trasporto e sul sistema industriale, che non possono essere puntuali solo nei centri urbani ma anche e soprattutto nella pianura padana dove il sistema climatico è abbastanza omogeneo e dove l’origine dell’inquinamento è molto diffusa. Si tratta quindi di intervenire su un’area vasta e su infrastrutture di trasporto come quelle delle merci che attraversano la pianura padana da Trieste a Torino o da Milano o Bologna. Bloccare il traffico a Milano o Verona non serve a molto se non si incide su quelle aree".
Tgcom24, 11 dicembre 2011
"Fermare il traffico nelle città contribuisce ad affrontare il tema ma non lo risolve. Cercherò di proporre la fattibilita' di misure strutturali che riducano le sorgenti di emissione, come il rafforzamento del trasporto pubblico, il potenziamento delle ferrovie da citta' a citta' nel centro-nord, e poi c'e' il tema del trasporto delle merci che viaggia per l'80% su gomma. Non e' possibile affrontare il tema inquinamento, soprattutto nel periodo piu' critico, senza tener conto del trasporto merci".
Adn Kronos 19 dicembre 2011
“Il blocco del traffico ha effetti limitati sulla riduzione dell'inquinamento". E' quanto sostiene il ministro dell'Ambiente Corrado Clini al termine di un incontro oggi in regione Lombardia con i rappresentanti di Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia stessa e ai sindaci e assessori di alcuni capoluogo di regione per trovare una azione comune contro l'inquinamento. In zone come Milano questo tema deve essere affrontato considerando l'aspetto atmosferico -ha detto il ministro- e se il punto di riferimento e' la diminuzione della concentrazione del particolato il blocco del traffico ha un effetto limitato. C'e' infatti bisogno di misure che si concentrino sull'intera area metropolitana".
Lettera 43, 19 dicembre 2011
Chiudere il traffico nel centro città non è inutile, ma è poco efficace se poi nell'area circostante il traffico si congestiona per effetto del trasferimento di migliaia e migliaia di persone dalla periferia verso il centro muovendosi con la loro auto privata. Senza contare coloro che non entrano in città e si fermano un po' prima, ma anche per quelli l'atmosfera non ha limiti amministrativi".
Corriere della Sera, 20 dicembre 2011
"L'Area C è un pezzo della soluzione, non è la soluzione. L'inquinamento di un Comune, per esempio in Lombardia, non ha origine nel comune stesso e l'intervento isolato in quel comune, rischia di essere inefficace se non accompagnato da misure che interessino un'area più vasta. L'inquinamento atmosferico non si ferma al cartello "Milano"
Repubblica, 20 dicembre 2011
"Il blocco del traffico ha effetti ovvi, cioè la riduzione delle emissioni, ma a Milano ha effetti limitati se il punto di riferimento è la diminuzione della concentrazione di particolato: l'intervento isolato rischia di essere inefficace se non accompagnato da altri complessivi e su un'area più vasta."