Regione Campania: dalla Giunta via libera ai Piani regionali di gestione rifiuti urbani e riduzione
La Giunta della Regione Campania ha approvato il Piano regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani della Campania e il Piano attuativo integrato per la minimizzazione dei rifiuti. Il commento dell'assessore regionale al'Ambiente, Giovanni Romano
21 December, 2011
La Giunta regionale della Campania ha dato in via libera a due provvedimenti nel settore dei rifiuti: il Piano regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani della Campania (che viene trasmesso al Consiglio per l’approvazione definitiva) e l’avvio dell’attività per la definizione del Piano attuativo integrato per la minimizzazione dei rifiuti, che completerà il quadro di indirizzo della pianificazione regionale in materia di ciclo integrato.
"Giunge a conclusione, nei tempi previsti, un iter laborioso e complesso che dimostra che questa Giunta rispetta gli impegni assunti con i cittadini campani e con l'Unione europea. Dopo vent'anni, si colma una grave lacuna: la Regione si dota di un importante strumento di pianificazione strategica in materia di rifiuti. Contestualmente, avviamo anche l'attività per la definizione del Piano attuativo integrato per la minimizzazione dei rifiuti, in coerenza con la linea tracciata dalla UE e con il patto dei sindaci". Così l'assessore all'Ambiente Giovanni Romano commenta l'approvazione delle due delibere da parte della Giunta regionale.
Con la prima delibera viene adottato il Piano di gestione dei Rifiuti urbani della Campania, modificato in base alle osservazioni pervenute nel corso delle consultazioni pubbliche e del parere della Commissione competente sulle valutazioni ambientali. "Si tratta - dice l'assessore Romano - di una delibera fondamentale anche in relazione alla procedura di infrazione della Ue ed è propedeutica allo sblocco delle risorse comunitarie dell'Obiettivo 1. Alla redazione del Piano in questa sua versione definitiva hanno partecipato istituzioni, associazioni e singoli cittadini: le oltre 600 osservazioni pervenute dimostrano una forte partecipazione della società civile. Abbiamo scelto una procedura trasparente e rispettosa della legge, stimolando la massima partecipazione possibile per conseguire l'obiettivo di un documento condiviso e partecipato. Il piano, sottoposto alla procedura di Valutazione ambientale strategica, poi integrata con la valutazione di incidenza, passa ora all'attenzione del Consiglio regionale per l'approvazione finale: con questa delibera il ruolo della Giunta sul Piano di gestione dei rifiuti urbani è concluso, confidiamo ora in una rapida conclusione dell'iter da parte dell'Assemblea elettiva".
L'altra delibera della Giunta riguarda il piano per la riduzione dei rifiuti. "La riduzione dei rifiuti rappresenta - sottolinea Romano - è uno dei punti più importanti della cosiddetta filosofia delle '4R' in materia di rifiuti: Riduzione, Riutilizzo, Recupero e Riciclo. Fino a questo momento in Campania ci siamo soffermati sulla raccolta differenziata, ossia sulla possibilità di recupero e riuso dei rifiuti, nonché sul riciclo degli stessi, ma poca attenzione si è data alla minimizzazione. Con l'elaborazione di questo Piano si aggiunge un altro tassello importante alla definizione della programmazione strategica regionale in materia di rifiuti, giacché il Piano si affianca a quello per la gestione degli urbani, per i Rifiuti speciali e a quello per le Bonifiche".
"Il Piano per la riduzione dei rifiuti sarà curato dall'Assessorato all’Ambiente, in raccordo con il ministero dell'Ambiente e anche con la collaborazione del Coordinamento Agende 21 locali italiane (in ordine alla diffusione e valorizzazione di studi, ricerche e buone pratiche per lo sviluppo sostenibile), dell'Arpac (per ciò che attiene, in particolare, il monitoraggio e l'elaborazione di dati statistici a supporto delle politiche di gestione dei rifiuti), della Federazione italiana Servizi pubblici di Igiene ambientale (che fornisce consulenza tecnico-amministrativa per una gestione efficiente, efficace e trasparente del ciclo integrato dei rifiuti dalla riduzione a monte fino all'incentivazione della raccolta differenziata), del Consorzio nazionale Imballaggi e del Consorzio Italiano Compostatori", conclude Romano.