Meglio le scale, meno ascensore, scale a piedi: una possibile campagna di risparmio energetico
Primi elementi per una nuova campagna per il risparmio energetico: l'ascensore? solo in discesa, a meno che già non sia al piano! Quanto si risparmia? Forse 10 cents a corsa
20 February, 2009
Debora Pasero
Risparmiare energia, mantenendosi tonici. Potrebbe essere il sottotitolo di una campagna per promuovere un nuovo atteggiamento a favore del risparmio energetico, scegliendo semplicemente di non usare l’ascensore, o meglio, di usarlo solo lo stretto necessario.
Lo confermano molti studi sia riguardanti le emissioni di CO2 nell’atmosfera che rispetto al sempre maggiore incremento del soprappeso nella popolazione causato dalla troppa sedentarietà.
“In America, per fare un esempio, stanno adottando la
politica di rendere gli ascensori più scomodi, collocandoli in parti degli edifici meno alla portata di mano, per invogliare il salire le scale – racconta l’architetto Giorgio Gallo dall’Agenzia per l’Energia di Torino.
E' stato stimato che il consumo energetico medio di un ascensore rappresenta circa il 5% del consumo elettrico complessivo di un edificio ed è stato dimostrato che i soggetti che praticano regolarmente attività fisica presentano una bassa incidenza di malattie cardiovascolari.
Il dispendio energetico complessivo stando in piedi inattivi
(come dentro l’ascensore) è pari a 1,0 kCal/minuto; se
si cammina tale dispendio è circa tre volte maggiore (2,5
kCal – 3,5 kCal camminando a 4 Km/h), ed è ancora maggiore se si cammina sotto sforzo, come, ad esempio, quando si salgono le scale.
Una ricerca effettuata dall’Arpav (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto) afferma che un ascensore in modalità stand-by (quindi fermo) arrivi ad assorbire mediamente una potenza elettrica di circa 2 kW , comportando quindi un consumo elettrico annuo di circa 10.000 kWh, che rappresenta una quota considerevole del consumo elettrico totale annuo dell’ascensore, compresa tra il 25 e l’80% . Questo dato potrebbe apparentemente scoraggiare la nostra campagna, ma va preso con le pinze : in genere il consumo "stand by" è sul 25% complessivo, quindi oltre i due terzi derivano dai movimenti.
Scendere a piedi potrebbe quasi dimezzare i movimenti ascensori.
Molti produttori stanno ideando nuovi ascensori che utilizzeranno il 50% in meno d’energia rispetto quelli attuali. Le ultime ricerche arrivano da Helsinki dove la società Kone, nel 2009, lancerà sul mercato una gamma di ascensori in grado di ridurre il consumo di energia del 30% rispetto ai suoi attuali modelli, con la previsione, entro il 2010, di raggiungere il meno 50 % .
Nostri primi calcoli
Quanto consuma un ascensore? E quanto si potrebbe risparmiare se ci si limitasse ad usarlo solo nella salita? Partiamo dal fatto che esistono in predominanza due tipi di ascensori quelli a fune e quelli oliodinamici, che hanno un consumo energetico minore rispetto al primo. Abbiamo calcolato che in media l’ascensore di un edificio di media grandezza (circa quattro/ cinque piani, otto/ dieci famiglie e una trentina di condomini) ha un consumo annuo tra energia e manutenzione di 2.500 euro, ovvero una spesa pro famiglia di 250,00/300,00 euro. Escludendo le possibili riduzioni dei consumi causati dallo stand-by e ai lavori di messa a punto sull’impianto che si potrebbero fare per ridurne gli sprechi, abbiamo calcolato che limitando l’utilizzo dell’ascensore alla sola salita, i costi energetici diminuirebbero, addirittura si potrebbe ipotizzare di quasi la metà, così come i costi di manutenzione.
Quindi se una famigli in media spende circa 250,00/300,00 euro, dimezzando i costi energetici (che si aggirano sui 140,00 che diventerebbero 70,00) e diminuendo i costi di manutenzione (che sono intorno ai 110,00 euro che potrebbero diventare 60,00) si avrebbe un risparmio di 120/140,00 euro annui.
Lasciamo ai lettori il gusto di calcolare quanto si risparmierebbe ogni volta che si scendono le scale a piedi.
Forse tra i 5 e i 10 centesimi a discesa. Oltre alla salute…
Molti anni fa c’erano ascensori a monetina, che si azionavano solo con l’inserimento di una monetina da 10 lire.