Area C è partita: calate del 40% le auto in centro dopo l'entrata in vigore del pedaggio
Aumento sensibile del traffico prima delle 7.30. La situazione dei mezzi pubblici è regolare. Il Pdl entra in calesse - da Il Corriere del 16.01.2012
16 January, 2012
In una mattinata molto fredda è partita la congestion charge a Milano, la prima in Italia. Secondo i primi dati raccolti dalla centrale operativa dei vigili urbani le auto in ingresso nell'Area C, nelle prime ore del provvedimento, sono diminuite del 40%. Nonostante la temperatura rigida i milanesi, oltre ai mezzi pubblici, hanno scelto moto e motorini, che non pagano il ticket. L'assessore alla Mobilità Maran segue i primi passi dei nuovi provvedimenti dalla centrale operativa dei vigili urbani. I cronisti del Corriere ai varchi di ingresso della zona sottoposta a pedaggio (LEGGI GLI SMS) hanno documentato un aumento sensibile del traffico delle auto prima delle 7.30, il momento in cui, dal lunedì al venerdì, il pedaggio entra in vigore. Dopo le 7.30 il traffico all'interno dell'Area C è calato vistosamente, come poi testimoniato dai dati. Un punto di osservazione importante riguarda poi i mezzi pubblici: in particolare ci si chiede se la rete Atm sarà in grado di reggere l'urto di migliaia di nuovi potenziali passeggeri. Il presidente di Atm Bruno Rota ha detto che sulla rete non sono segnalati problemi.
IL COMUNE - «L'impressione è che ci sia stato, almeno al momento, una drastica riduzione degli ingressi al centro, senza che si siano registrate criticità rilevanti all'esterno», è stata la prima valutazione dell'assessore comunale alla Mobilità, Pierfrancesco Maran. «Il debutto è stato buono - ha aggiunto. - Bisognerà monitorare tutta la sperimentazione. Sarà una città più pulita».
Masseroli e De Corato in calesse (Photoviews)
IL CALESSE DEL PDL - Per non pagare il ticket, il Pdl ha deciso di entrare nella cerchia dei Bastioni con un calesse trainato da un cavallo. «Chi non vuole pagare - ha detto il capogruppo del Popolo della libertà in Comune, Carlo Masseroli - ha due scelte: o va in calesse o firma la nostra petizione»: servono infatti 30 mila firme per richiedere un referendum sul provvedimento e al momento il partito di Berlusconi ne ha raccolte circa quattromila. «Quando arriveranno le multe - ha profetizzato l'ex vice sindaco Riccardo De Corato -, lì ci saranno davvero le proteste. Bisogna tener conto che questa mattina i negozi sono chiusi e molti sono entrati in centro pensando di pagare le vecchie tariffe», cioè l'Ecopass da cui erano esentate le macchine meno inquinanti. Secondo il Pdl, questo nuovo ticket è «inutile per l'ambiente e per il traffico ed è solo una nuova tassa che i cittadini non devono pagare». Ad assistere all'ingresso di De Corato e Masseroli in calesse da Porta Venezia c'era anche il consigliere Pd Carlo Monguzzi. «Solidarietà al compagno cavallo - ha ironizzato -. Se questa è l'opposizione ci fa piacere, noi facciamo cose serie, loro vanno in calesse».
I GAZEBO DELLA LEGA - «Pisapia C tassa»: con questo slogan, scritto sui cartelli che dominano i gazebo, la Lega Nord protesta contro la congestion charge. I militanti del Carroccio annunciano anche che il loro ricorso è pronto e verrà depositato entro lunedì prossimo. Con una cinquantina di militanti il Carroccio presidia piazza 5 Giornate, Repubblica, Cantore e Conciliazione. Qui, il capogruppo in Consiglio comunale Matteo Salvini annuncia iniziative, non meglio specificate, di «disobbedienza civile perché riteniamo il provvedimento un furto che non migliora la qualità della vita dei milanesi». Il consigliere Alessandro Morelli poi, con i colleghi Salvini, Massimiliano Bastoni e Luca Lepore, ha firmato il ricorso. Intanto Salvini denuncia ingorghi in viale Jenner, dove anche a causa dei lavori di potatura degli alberi, «si sono formate code e la circonvallazione esterna è nel caos».
IMBROGLIATI DAL TABACCAIO - Brutta avventura, nel primo giorno di Area C, per i componenti di una famiglia di Verbania. Arrivati a Milano per un appuntamento in centro con un architetto, si sono fermati in una tabaccheria per comprare il ticket d'ingresso, ma il tabaccaio li ha tuffati vendendo loro tre vecchi biglietti di Ecopass (non più in vigore dallo scorso 31 dicembre) per 5 euro l'uno. I poveretti se ne sono accorti quando hanno telefonato al numero per attivare il ticket d'ingresso. «Ci hanno detto che non riuscivano ad attivarlo - ha spiegato Antonio Foti - e pensare che ne avevamo presi tre per usarli anche in futuro». L'uomo ha detto di avere avvisato una vigilessa che si è anche offerta di tornare nella tabaccheria, ma lui non si ricordava più dove fosse.