L'Italia è al gelo, occhio all'aumento dei consumi elettrici
Le temperature sono in calo in molte zone della Penisola e, come sempre in questi casi, si rischia l'impennata dei consumi. Terna rassicura: «Nessun allarme», ma è importante rispettare la legge e usare il buon senso
19 January, 2012
Il grande freddo è arrivato, e nonostante continui a splendere il sole su gran parte della Penisola, la maggioranza degli italiani è alle prese con le temperature rigide e i venti gelidi caratteristici di questa stagione. Per difendersi dal freddo, sono sempre più numerose le famiglie, gli enti e le imprese che ricorrono al condizionatore elettrico, con la conseguenza inevitabile di far aumentare la richiesta complessiva di energia.
La curva giornaliera dei consumi elettrici registrata da Terna, in effetti, mostra dei valori leggermente più alti rispetto alle previsioni (vedi foto). L'aumento dei consumi potrebbe essere legato proprio al grande freddo delle ultime ore, anche se il gestore della rete elettrica dubita che possa esserci una relazione tra i due fenomeni. «La differenza tra la richiesta elettrica preventivata e quella effettivamente registrata – ci dicono dall'ufficio stampa di Terna – è limitata, e potrebbe dipendere soltanto dall'inevitabile errore statistico». In ogni caso, è presto per escludere che l'abbassamento delle temperature abbia concorso all'aumento dei consumi, ma l'azienda precisa che il dato relativo alla domanda di elettricità non si discosta dalle medie stagionali ed è ancora molto lontano dal picco dei consumi registrato nel 2007, quando furono superati i 56.000 megawatt (ora siamo intorno ai 45.000).
La tentazione di alzare il termostato dei caloriferi, però, può essere particolarmente forte, in queste giornate rigide. Allora è meglio ricordare quali sono le norme in vigore in materia di riscaldamento domestico e gli accorgimenti necessari per evitare sprechi di energia.
Prima di tutto, la legge nazionale stabilisce che la temperatura interna di case e uffici non deve superare i 20 gradi centigradi (con 2 gradi di tolleranza), calcolati facendo una media dei vari ambienti dell'appartamento. Il limite scende a 18 gradi per gli edifici industriali, artigianali e simili. Fondamentale, inoltre, assicurarsi che porte e finestre siano ben chiuse quando i condizionatori sono in funzione (ma vale lo stesso per i termosifoni a metano e gli altri sistemi di riscaldamento), per evitare che il calore si disperda all'esterno. Accorgimento, quest'ultimo, non sempre rispettato dai gestori degli esercizi commerciali, che spesso lasciano aperta la porta del negozio per “invogliare” i passanti ad entrare.
Per limitare i consumi (e la spesa in bolletta), infine, è importante tenere d'occhio il tempo di accensione dell'impianto di riscaldamento. Quelli che invece del condizionatore elettrico usano una caldaia a gas devono rispettare il limite di utilizzo giornaliero fissato dalla legge, che varia in base alle zone climatiche, ma anche per tutti gli altri è importante non esagerare. Un maglione in più è una misura anti-freddo sempre di moda e molto più sostenibile.