Rifiuti Napoli. Ue: Italia rischia un nuovo deferimento
Si è svolto a Bruxelles l'incontro Clini-Potocnik sull'emergenza rifiuti a Napoli. Il commissario europeo all'Ambiente: "La nostra valutazione è che l'Italia non sta ancora applicando la sentenza della Corte per risolvere la situazione dei rifiuti in Campania"
25 January, 2012
La Commissione Ue ritiene che l'Italia non stia ancora applicando la sentenza della Corte europea di Giustizia sull'emergenza rifiuti a Napoli, e sta preparando un nuovo deferimento, col rischio di multe salate. E' questo in sintesi il giudizio espresso dal commissario europeo all'Ambiente Yanez Potocnik nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles col ministro italiano Corrado Clini.
"La nostra valutazione - ha affermato Potocnik - è che l'Italia non sta ancora applicando la sentenza della Corte per risolvere la situazione dei rifiuti in Campania". Anche se per Bruxelles ci sono stati importanti progressi nella posizione italiana, il commissario ha sottolineato che "la situazione non è ancora stabile", annunciando che "i servizi della Commissione stanno preparando un nuovo deferimento dell'Italia alla Corte Ue" che potrebbe portare a multe pesanti. Per il commissario Potocnik, inoltre, bisogna affrontare "immediatamente" la questione dello smaltimento illegale dei rifiuti e l'interramento di rifiuti pericolosi in Campania.
Lo scorso 16 gennaio l'Italia aveva risposto alle critiche della Commissione europea con una lettera di una quarantina di pagine, spiegando che la produzione di immondizia in Campania "è in forte ribasso", che si stanno realizzando nuove discariche e che sono cominciati gli invii di rifiuti nei Paesi Bassi.
Secondo Clini, se la Commissione dovesse bocciare le argomentazioni italiane, l'Italia potrebbe dover pagare una multa di mezzo milione di euro al giorno fino all'adeguamento alle indicazioni comunitarie. Il ministro dell'Ambiente ha dichiarato che le autorità italiane stanno già lavorando sulle questioni sollevate dalla Commissione e in particolare sullo smaltimento illegale dei rifiuti "che - ha affermato Clini - riteniamo essere all'origine della crisi" .
Potocnik ha comunque promesso "lo scongelamento dei fondi europei" a favore della Campania, pur avvertendo che ciò avverrà soltanto ad alcune condizioni: il rispetto delle priorità ambientali in materia di smaltimento - che pongono discariche e inceneritori come ultime soluzioni possibili - e il co-finanziamento da parte delle autorità italiane dei progetti finanziati dall'Ue: su questo punto il ministro italiano si è detto "pronto a lavorare con le autorità locali per i cofinanziamenti".