Bari, Mediterre 2012. Nicastro: "Un brainstorming sulla sostenibilità"
L’assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro, inaugura la settima edizione di Mediterre definendolo "un brainstorming sulla sostenibilità". Vendola: "Vorrei fondare una banca ecologica europea che analizzi tutte le criticità del settore ambientale e diffonda buone pratiche"
31 January, 2012
“Quest'anno Mediterre diventa un cantiere euromediterraneo della sostenibilità: amplia i propri confini geografici e si evolve in qualcosa di più rispetto al passato. Bari e la Puglia diventano il centro del Mediterraneo con un progetto di grande spessore: più di 500 relatori in quasi 40 eventi, tra workshop e dibattiti, per esaminare casi di scuola e buone pratiche, in un sforzo comune di riflessione”. Così l’assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente, Lorenzo Nicastro, ha inaugurato la settima edizione di Mediterre, in programma fino al 4 febbraio a Bari tra Fiera del Levante e altri luoghi simbolo della città. “Mediterre – ha aggiunto - non è solo una vetrina, ma è anche un brainstorming in cui si affrontano le questioni di un mondo che deve venire ma che cominciamo a costruire da oggi, con piccoli gesti quotidiani”.
“A vent’anni dalla prima Conferenza di Rio de Janeiro, in attesa della seconda e all'indomani dei deludenti risultati della Conferenza di Durban - ha proseguito Nicastro - la presa di coscienza sull'impellenza dei temi ambientali deve essere costruita per regioni omogenee, prima ancora che sul piano internazionale. La Puglia considera quella del Mediterraneo una macro-regione in cui i punti di incontro, storici, culturali, ambientali, rappresentano un patrimonio da valorizzare e su cui lavorare per raggiungere i più ambiziosi obiettivi a livello mondiale”.
Per Nicastro “partiamo oggi da un concetto - Think globally, act locally – molto caro al mondo ambientalista. Il nostro progetto globale di frenare il consumo smodato di risorse, di rivalutare e tutelare la diversità e le eccellenze, di promuovere e sostenere energia e modelli di sviluppo sostenibili, passa per un sistema di condivisione a cerchi concentrici”. “Pensiamo globalmente a un mondo sostenibile – ha concluso - ma lo facciamo partendo dalle comunità locali, da territori con caratteristiche storiche, culturali, morfologiche e naturali assimilabili, da macro-regioni omogenee”.
L'intervento di Vendola
“Vorrei fondare una banca ecologica europea che analizzi tutte le criticità del settore ambientale e diffonda buone pratiche”. Così il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola alla cerimonia di inaugurazione di Mediterre 2012, il cantiere euromediterraneo della sostenibilità nel nuovo padiglione della Fiera del Levante di Bari. “In Europa – ha proseguito – accanto ai criteri di chi inquina paga, abbiamo proposto di introdurre anche quello di chi spreca paga per l’utilizzo delle risorse idriche”. Vendola ha accennato al confronto di giovedì pomeriggio 2 febbraio, sempre nell’ambito di Mediterre, tra il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e i presidenti dei Consigli regionali dell’Adriatico e del Mediterraneo sulla tutela delle coste. “Vogliamo sancire un patto con le comunità regionali e mediterranee per dire no alle trivelle. Il nostro petrolio non è in fondo al mare, ma è il mare. Non permetteremo alle multinazionali del petrolio di fare nel nostro mare lo scempio del Golfo del Messico. Non vogliamo bloccare la ricerca, ma voglio bloccare il mercato delle prospezioni”.
Il governatore pugliese ha ribadito l’impegno della Regione a incentivare e sostenere l’utilizzo delle fonti rinnovabili: “Basta con il ciclo dei ciclopi energetici. In Puglia mai più megacentrali. Abbiamo chiesto al governo di dare incentivi alle famiglie per la solarizzazione dei tetti delle nostre case e nelle nostre città”.
Vendola si è poi soffermato sulla gestione dei parchi: “Non sono i musei della natura, ma sono corpi viventi che mettono in relazione le attività economiche e possono essere polmoni della vita culturale”.