Da Rio+20 a Mediterre 2012: seguire le direttive per abbassare le emissioni del gas serra
Un Convegno per determinare l’impegno delle istituzioni per la costruzione di uno sviluppo durevole e sostenibile partendo dalle decisioni di Rio+20. Il primo passo seguire le direttive per abbassare le emissioni del gas serra. Gli interventi di Rafiq Husseini, Nichi Vendola, Ines Ayala Sender, Paolo De Castro, Sergio Silvestris, Christophe Nuttal, Mohamed Boudra
31 January, 2012
Far seguire alle parole i fatti. Questo è stato il primo impegno a cui hanno teso i partecipanti al convegno sullo sviluppo sostenibile che è seguito alla inaugurazione della settima edizione dell’evento internazionale ‘Mediterre 2012 – Cantiere euromediterraneo della sostenibilità’. Un incontro tra il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e tutti i rappresentanti europei del Ministero dell’Ambiente, delle commissioni parlamentari e del Comitato delle Regioni. Per affrontare le emergenze scarsità d’acqua e avanzamento dello stato di desertificazione delle aree mediterraneo bisogna mettere sulla bilancia un piatto pieno di finanziamenti, che spesso non corrispondono alle reali esigenze dei paesi di affrontare il problema. E allora che fare? Partire dai programmi, avere dei professionisti che creino una rete di strutture operative. Si è parlato anche di Pac, politica agricola comune, uno degli strumenti grazie ai quali la Comunità Europea destina incentivi e sussidi alla agricoltura, alla sicurezza dei prodotti alimentari, e politiche di tutela e rispetto dell’ambiente rurale. Trivellazioni ed energie rinnovabili.
Rafiq Husseini, vice segretario generale Unione del Mediterraneo
“Ottimisti o pessimisti? Bisogna reagire – e vedere il bicchiere mezzo pieni: ritengo che la momento l’unico strumento di cooperazione e di realizzazione dei progetti per affrontare queste emergenze sia il segretariato perché è un ponte tra tutti gli organismi del mediterraneo che stanno colloquiando sulle esigenze primarie di acqua e desertificazione. C’è una specie di decalogo, una sorta di comandamenti a cui non dovremmo sottrarci per agire in coordinazione anche con la Puglia: dallo sviluppo dell’unione del mediterraneo, alla adozione per un piano della diversità marina, alla elaborazione di una strategia sostenibile urbana, alla ottimizzazione per un piano di energia verde, ma anche alla cultura ed economia sostenibile”.
Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia
“Bisogna avere il coraggio delle innovazioni. Bisogna capire chi comanda in questo ‘gioco’ tra ambiente ed economia: l’ecologia deve essere il nome nuovo della economia non una correzione del termine. Abbiamo iniziato delle battaglie sul nostro territorio che non intendiamo smettere: il no alle trivellazioni, il no al petrolio, ad una nuova logica di business. Ieri ad Arlem abbiamo sottoscritto 4 rapporti su decisioni importanti che finiranno sul tavolo europeo: quello sul patrimonio culturale, sullo sviluppo delle piccole imprese del Mediterraneo, in materia energetica e sulle mutazioni climatiche e desertificazione. Questa è l’Europa che verrà. Insieme alla mia idea di realizzare un tribunale ambientale internazionale per i reati del settore e una banca ecologica”.
Ines Ayala Sender, parlamentare europeo e membro sostituto della Commissione Ambiente
“La crisi economica influisce sui problemi ambientali ed è per questo che dovremmo iniziare a parlare di economia ecologica e di governance: dobbiamo capire come adottare decisioni senza gli obblighi e i condizionamenti del mercato facendo leva sulle competenze degli economisti per arrivare a realizzare una sorta di ‘welfare ecologico’, come ha anche auspicato il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, per mettere in campo politiche di sicurezza e custodia del patrimonio ambientale; e poi anche un tribunale internazionale che monitori e intervenga sui crimini ambientali. In quest’ottica bisogna convergere su una soluzione adatta al binomio di cui parlavo: puntare sull’eco combustibile”.
Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo
“Non esiste sostenibilità ambientale se non c’è sostenibilità economica: c’è un equilibrio tra questi due fattori, un equilibrio fragile ma importante per intendere il legame che si crea tra agricoltura e nuove necessità dei paesi, sempre più ricchi, sempre meno attenti alle esigenze dei paesi in via di sviluppo o che hanno un reddito molto basso facendo così perdere la parità tra richiesta e offerta di cibo, il cui tasso della prima supera del doppio ogni anno. E poi ci troviamo nelle contraddizione di ritrovarci con 44 milioni di tonnellate di cibo ogni anno da buttare. Bisogna investire nella ricerca in agricoltura. Bisogna creare le condizioni per distribuire cibo con gli spazi agricoli sottratti alla corsa all’urbanistica”.
Sergio Silvestris, parlamentare europeo e membro sostituto della Commissione Agricoltura e della delegazione dell’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo
“Il capitolo dello sviluppo rurale ha assoluta importanza nel programma europeo, la pac avrà successo solo se starà lontano dagli slogan impraticabili che stanno cercando di far passare, come imporre che il 7% dei terreni di ogni azienda usati per scopi non agricoli vengano sottratti – magari - a colture di una certa importanza. Leggasi ulivi”.
Christophe Nuttal, direttore esecutivo R20
“Abbiamo bisogno di fatti: finora i paesi non sono stati in grado di proporre azioni concrete per seguire le direttive per abbassare le emissioni del gas serra: siamo qui a dimostrare che la cooperazione può essere utile a fare programmi concreti, siamo pronti a seguire un leader, un militante, un ‘visionario’ come Nichi Vendola. La Puglia ha già offerto esempi di buone pratiche ambientali. Siamo fiduciosi nel suo condottiero”.
Mohamed Boudra, ex copresidente dell'Assemblea regionale e locale euro mediterranea
“A Bari stiamo cercando di dare e risposte concrete e di far sviluppare le politiche locali e la regionalizzazione. Abbiamo iniziato ieri ad Arlem e lo facciamo anche qui oggi a Mediterre perché lo scambio di esperienze possono dare solo benefici al nostro scopo comune che è la penuria delle risorse idriche del mediterraneo”.
Convegno: Rio +20. L’impegno delle istituzioni per la costruzione di uno sviluppo durevole
Moderatore
Giuseppe de Tommaso, Direttore La Gazzetta del Mezzogiorno
Intervenuti:
Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia e Coordinatore della Piattaforma Europa 2020 – crescita sostenibile del Comitato delle Regioni
Mercedes Bresso, Presidente del Comitato delle Regioni UE e Co-presidente Arlem
Paolo Soprano, Rappresentante dell’Italia nel Bureau del Comitato Preparatorio RIO+20, Dirigente
DG Sviluppo Sostenibile, Clima e Energia, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Christophe Nuttall, Direttore esecutivo R20, Regions of Climate actions
Sergio Silvestris, Parlamentare europeo, Membro della Commissione Agricoltura e della delegazione all’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo
Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento Europeo
Ines Ayala Sender, Parlamentare europeo, Membro sostituto della Commissione Ambiente e della delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb e l'Unione del Maghreb arabo
Rafiq Husseini, Vice Segretario Generale, Unione per il Mediterraneo - responsabile della “Divisione acqua e ambiente”
Lino Cardarelli, Vice Segretario generale Unione per il Mediterraneo