Post-Malagrotta, a Quadro Alto tendopoli dei cittadini
Gli abitanti di Riano sono in presidio costante all'ingresso delle cave che dovrebbero ospitare una delle due discariche provvisorie dopo la chiusura di Malagrotta. Il coordinamento Riano No Discarica: «Vogliamo vigilare sull'operato dei tecnici come salvaguardia del nostro territorio»
02 February, 2012
Il freddo non ferma i cittadini di Riano, che da lunedì scorso hanno allestito una specie di tendopoli all’ingresso delle cave di Quadro Alto, dove dovrebbe sorgere una delle due discariche provvisorie dopo la chiusura di Malagrotta (l’altra è prevista a Corcolle). Mercoledì mattina gli abitanti del piccolo comune alle porte di Roma hanno organizzato un presidio con circa 200 persone in attesa dell’arrivo del commissario Giuseppe Pecoraro per i sopralluoghi. «Noi vogliamo che i tecnici facciano il loro lavoro e le loro indagini, ma al contempo vogliamo vigilare sul loro operato come salvaguardia del nostro territorio», ha spiegato il presidente del coordinamento Riano No Discarica Giorgio Coppola.
La tendopoli è stata allestita dopo che lunedì scorso si è svolto un incontro tra Pecoraro e l’amministrazione comunale di Riano, insieme ai rappresentanti dei comitati e i loro tecnici. In gioco, speravano i cittadini, la possibilità di accantonare la scelta di Quadro Alto, ma così non è stato. «Il prefetto Pecoraro ha respinto la richiesta dei comitati di modificare il decreto di occupazione temporanea delle cave di Riano, prevista da mercoledì, ma si è detto disponibile ad indicare i tempi di questa occupazione temporanea che dovrebbe durare circa due mesi», ha spiegato il presidente dei Verdi Lazio Nando Bonessio, che ha accompagnato i comitati all’incontro con il commissario. «Pecoraro ha precisato che l'avvio delle indagini non costituiscono certezza rispetto alla realizzazione della discarica - ha proseguito Bonessio -. Ha ribadito che se il terreno non sarà idoneo andrà da un altra parte, e ha detto che nella scala di priorità, dopo Quadro Alto c'è Pian dell'Olmo. Ha dato disponibilità, infine, che tre tecnici indicati dall'amministrazione di Riano affianchino i suoi nei rilievi. Infine ha invitato i comitati a non opporre resistenza. La situazione non lascia presagire nulla di buono».
«Al commissario-prefetto Pecoraro serve solo un metro di misurazione per accertarsi che le case distano poche centinaia di metri dal perimetro della cava e per capire che Quadro Alto è inidoneo per farci una discarica dei rifiuti alternativa a Malagrotta», ha detto Italo Arcuri, vicesindaco del Comune di Riano. «La responsabilità della questione rifiuti nel Lazio - continua Arcuri - è tutta politica ed ha un nome ed un cognome: Renata Polverini. Il presidente della regione Lazio si assuma le sue responsabilità e non si nasconda dietro al Commissario Pecoraro: torni sui suoi passi e lavori affinché nel prossimo bilancio di previsione regionale vengano stanziati finanziamenti ad hoc per potenziare massicciamente la raccolta differenziata, l'unica vera soluzione al problema dei rifiuti nella nostra regione».
Intanto, il sindaco Marinella Ricceri invita alla calma: «L'amministrazione comunale di Riano ritiene opportuno procedere con le indagini di approfondimento sul sito di Quadro Alto, quelle che a nostro parere non sono mai state effettuate. Noi abbiamo già invitato i cittadini a non opporsi al loro ingresso nelle cave. Le criticità di Quadro Alto sono tante e vogliamo che siano prese in esame prima di qualsiasi decisione definitiva. Siamo fiduciosi che i rilievi ne attesteranno l'inidoneità».