Cina: contro lo smog le auto blu resteranno ferme una volta alla settimana
Per i prossimi 4 anni le auto governative e quelle usate da aziende statali dovranno rimanere ferme per un giorno alla settimana, con un metodo a targhe alterne: è una delle misure contenute nella nuova campagna nazionale per risparmiare energia e ridurre l'inquinamento atmosferico
11 February, 2012
Auto blu ferme una volta alla settimana: nel nuovo pacchetto di misure anti inquinamento varate dalla Commissione Sviluppo e dal Ministero delle Finanze cinesi c’è anche questa norma, che interessa le auto governative e quelle di proprietà di aziende e compagnie statali.
Secondo lo Shanghai Daily, non esiste un censimento ufficiale del numero di vetture di proprietà dello Stato, ma si stima che si tratti di diverse migliaia nella sola Shanghai, che conta circa 23 milioni di abitanti. (sarebbe interessante un confronto diretto con l’Italia, dove, secondo l’ultimo monitoraggio del Formez in Italia circolerebbero 72.000 auto blu)
In ogni caso, l’abuso dell’automobile da parte dei dipendenti statali è avvertito come un problema di grave entità da parte della popolazione, e gli incredibili picchi raggiunti dalle polveri (superiori ai 500 mcg/m3) diverse volte l’anno hanno spinto il governo centrale a muovere qualche passo concreto per cambiare la situazione. (Per avere un’idea, città come Lanzhou registrano una media annuale di 150 mcg/m3, e la stessa Pechino ha per media 121 mcg/m3 – dati OMS)
Il provvedimento sarà attuato con un sistema a targhe alterne – in modo da non bloccare tutti i veicoli nello stesso giorno e probabilmente per incentivare il car pooling, ma qualcuno sostiene che in questo modo il blocco verrà aggirato facilmente dai comuni, come già accadde quando lo stesso provvedimento venne temporaneamente attuato per le Olimpiadi di Pechino: alcune amministrazioni tagliarono la testa al toro acquistando nuovi mezzi, in modo da garantire senza problemi la copertura pari-dispari a tutti i dipendenti. I dipendenti statali appiedati verranno incoraggiati ad usare mezzi sostenibili che variano a seconda della distanza da coprire con precisione millimetrica: la bicicletta per spostamenti compresi fra i 3 e i 5 km, i mezzi pubblici se superiori ai 5 o i propri piedi per distanze inferiori ai 3 km.
Nel pacchetto sono poi comprese altre misure ecologiche anti spreco: obbligo di usare carta riciclata negli uffici statali e uso ristretto degli ascensori, cosa che alcuni comuni fanno già: nella Shanghai City Hall per esempio, il palazzo civico locale, gli ascensori non si fermano al primo piano; è vero che sopra il primo, ad occhio ce ne sono almeno altri trenta, ma è il messaggio che conta.