Bari, presidente Amiu Grandaliano: “Obiettivo il raddoppio della raccolta differenziata entro il 31 agosto”
Nel 2011 raccolta differenziata (RD) stabile al 22,40%; riduzione dei rifiuti (-2.27%). Preoccupa l'ecotassa 2013: se non si raggiungerà il 40% di RD entro agosto 2012, l'aggravio di bilancio sarà pari a 2,2 milioni di euro. La soluzione estendere la raccolta differenziata subito in tre quartieri: San Paolo, Santa Rita e Zona Industriale. Al vaglio altre zone e il controllo dei vigili urbani
20 February, 2012
Eco dalle Città ha intervistato il presidente dell’Amiu di Bari, Gianfranco Grandaliano. Analizzati i risultati raggiunti dalla città di Bari. Nel 2011 la raccolta differenziata (RD) rimane stabile al 22,40% rispetto all’anno precedente, solo un +0,53% per via di un calo anomalo della raccolta della carta. Riduzione dei rifiuti: diminuisce la produzione dei rifiuti urbani di 4.528 tonnellate. Si passa da 199.609 a 195.080 tonnellate prodotte.
Ecotassa e casse comunali: per il 2013, se la raccolta differenziata non raggiungerà almeno il 40% entro il 31 agosto 2012, le casse comunali dovranno sopportare un aggravio di circa 2.200.000 di euro. La rimodulazione dell’ecotassa, approvata dal Consiglio regionale a dicembre 2011, prevede infatti un aumento da 7,5€ a 25,82€ per ogni tonnellata conferita in discarica, nel caso la RD rimanga al 22,40%.
Tra le soluzioni proposte avviare una raccolta differenziata “mista” di tipo porta a porta (con chiavetta) e di “prossimità” (cioè al di fuori delle pertinenze e proprietà ), nei quartieri San Paolo, Santa Rita e la Zona Industriale. Al vaglio, estendere la raccolta a nuovi quartieri e il potenziamento dei controlli da parte dei vigili urbani
BILANCIO 2011
Presidente, quanti rifiuti sono stati prodotti dalla città di Bari nel 2011? Si tratta di un dato in crescita rispetto all’anno precedente?
I dati del 2011 evidenziano una lieve riduzione della produzione dei rifiuti rispetto a quelli del 2010. Si è passati dalle 199.609 tonnellate di rifiuti urbani del 2010 a 195.080 del 2011, sono 4.528 tonnellate in meno. Per quanto riguarda la differenziata siamo cresciuti di poco: 22,40% nel 2011, rispetto al 21,87% del 2010. C’è da sottolineare che abbiamo avuto un calo abbastanza anomalo della raccolta della carta e del cartone nel periodo aprile-agosto. Se avessimo tenuto la media dell’ultimo quadrimestre (settembre-dicembre) avremmo potuto incrementare di due punti la percentuale della raccolta differenziata.
A cosa è dovuto il calo nella raccolta della carta?
A una serie di probabili concause, di cui tra l’altro abbiamo discusso lunedì scorso con il Comieco. Certamente il riposizionamento, nel quartiere di Poggiofranco , di alcuni cassonetti per la carta (quelli muniti di chiavistello), che evidentemente si è scontrato con le abitudini consolidate dei residenti. Altra ipotesi l’ammanco a monte di alcuni quantitativi, imputabile, ad esempio, all’ impennata del prezzo della carta, che in quel periodo era salito oltre gli 80 euro a tonnellata.
ECOTASSA COMUNE DI BARI
Quali le azioni che avete intenzione di mettere in campo per il futuro, alla luce degli obiettivi regionali?
L’Amiu è obbligata a raggiungere l’obiettivo di percentuale di raccolta differenziata stabilito dalla Regione Puglia [per il 2012 è il 56,58 %, ndr], obiettivo rimarcato dalla recente legge regionale, la quale ha rimodulato la quantificazione dell’ecotassa paramentrandola alla percentuale di raccolta differenziata che i diversi comuni riescono a produrre. Se Bari dovesse rimanere al dato attuale, infatti, avrebbe un forte aggravamento dell’ecotassa per il 2013, e cioè tre volte quello che corrisponde in questo momento.
Per il 2012 il Comune di Bari dovrà corrispondere, secondo quanto stabilito dalla Regione, una quota di ecotassa pari a 7,5 euro a tonnellata conferita in discarica. E’ corretto?
Esattamente. Con la nuova rimodulazione, invece, e confermandosi le attuali percentuali di raccolta differenziata, il Comune e l’Amiu di Bari andrebbero a corrispondere per il 2013 una cifra pari a 25,82 euro per tonnellata conferita in discarica. La Regione ha stabilito come criterio di determinazione dell’Ecotassa 2013 il periodo che va da settembre 2011 ad agosto 2012. Perciò entro quel periodo noi dovremo raggiungere, almeno il 40 % di raccolta differenziata, pena un aggravio di spesa elevatissimo (quantificato al momento in una somma pari quasi a 2 milioni e 200 mila euro).
ESTENDERE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN ALTRI QUARTIERI
A questo punto, quali sono le politiche strategiche che l’Amiu metterà in atto? C’è l’intenzione di estendere la raccolta porta a porta ad altri quartieri?
Tenuto conto che il Comune non può assegnarci ulteriori risorse, a causa dei vincoli imposti dal nuovo governo (e anzi, dopo le ultime manovre c’è difficoltà anche a riconoscerci l’importo dovuto per il servizio prestato nel 2011), a questo punto la nostra strategia è quella estendere la raccolta differenziata nei quartieri di San Paolo, Santa Rita e il Consorzio Asi, come già era in progetto. La candidatura di altri quartieri verrà affrontata prossimamente, e ci sarà in proposito una riunione in Comune la prossima settimana. Inoltre sarà concordato a breve, perché abbiamo come termine il 31 agosto per raggiungere certi risultati, l’avvio di nuove campagne di sensibilizzazione. Nel contempo stiamo spingendo molto sui mercati generali e sui piccoli mercati ortofrutticoli, ultimo nato quello di Santa Scolastica, che sta producendo una buona percentuale di raccolta differenziata, vicina al 60%. Per quanto riguarda le associazioni di categoria, stiamo coinvolgendo tutti gli esercizi commerciali, in particolare quelli che esercitano ristorazione e somministrazione di cibi e bevande. Benché, infatti, già ci sia un’ordinanza del sindaco che obbliga le utenze non domestiche alla raccolta di carta e cartoni e, in genere, ad effettuare la raccolta differenziata, per adesso c’è solo un’adesione volontaria.
Altra carta da giocare sarebbe, oltre alla pianificazione e riorganizzazione della raccolta differenziata, quella del controllo, da effettuarsi da parte dell’amministrazione comunale per mezzo dei vigili urbani, a scopo di deterrenza più che di repressione. Questo argomento è stato o verrà affrontato?
Già si è tenuta una riunione in proposito. Ci siamo confrontati con i vigili urbani riguardo all’ordinanza sindacale che disciplina il controllo in materia di raccolta differenziata. Nel momento in cui si avvierà la raccolta i vigili urbani effettueranno i dovuti controlli presso le utenze commerciali. In più il Comune ha in progetto di monitorare la qualità del servizio erogato dalla nostra azienda.
QUALI LE MODALITA’ DI RACCOLTA
Nei quartieri da lei prima citati, quale tipologia di raccolta differenziata è prevista? Una raccolta di tipo domiciliare, come il porta porta di tipo spinto che si effettua a Bari Vecchia, oppure una modalità mista, tipo raccolta di “prossimità”, come quella del quartiere Japigia?
Stiamo vagliando le diverse possibilità. E’ ovvio che una modalità come quella di Bari Vecchia comporterebbe notevoli conseguenze sotto il profilo dei costi.
Costi, però, che i benefici della raccolta differenziata di tipo porta a porta e il risparmio dell’ecotassa andrebbero a pareggiare.
Ci stiamo orientando su modalità alternative, già da noi sperimentate in altre zone, come il quartiere Catino e il Villaggio dei Lavoratori. Una soluzione intermedia, infatti, sarebbe prevedere la raccolta dell’umido in cassonetti dedicati e muniti di chiavetta, e la frazione secca in cassonetti più grandi. E’ ovvio che l’introduzione di queste novità sarà graduale, poiché molti cittadini ancora non sono abituati a differenziare i rifiuti, soprattutto la parte umida, mentre hanno più familiarità con la separazione di carta e cartone, che già da tempo si effettua in tutta la città.
QUARTIERE JAPIGIA
Vorrei girarle una domanda che mi ha posto tempo fa un lettore. Nel quartiere di Japigia c’è l’abitudine (sbagliata) di mettere fuori delle pertinenze condominiali i bidoncini per la raccolta differenziata assegnati da Amiu in comodato d’uso gratuito. In caso di furto o di errori di conferimento, per il risarcimento o per la sanzione è responsabile l’amministratore di condominio?
Si tratta di una questione giuridica. Il comodatario deve gestire e mantenere in buone condizioni l’oggetto che gli è stato affidato. Se il bene, conservato all’interno delle pertinenze condominiali così come prescritto dall’ordinanza sindacale (e infatti è lì che dovrebbe stare, in un cortile, dotato di cancello chiuso a chiave, etc.), ma viene sottratto, nulla quaestio, poiché si sono adottate tutte le misure di sicurezza atte ad evitare il furto. Se però viene posto al di fuori dell’area condominiale, direi che responsabile è senz’altro il condominio.
Nella realtà dei fatti, però, è l’Amiu che sopporta questi costi.
A questo do una risposta politica. Siamo in un rapporto di ampia collaborazione, e a prescindere dalla forma (rispettando la quale dovremmo, per recuperare il danno, aprire dei contenziosi), sui bidoncini che mancano l’Amiu cercherà di soprassedere. In fin dei conti stiamo parlando di costi davvero esigui.
CONTROLLO DEI VIGILI URBANI
Ma, quanto al posizionamento dei bidoncini fuori delle pertinenze condominiali, non si dovrebbe iniziare a giocare la carta del controllo da parte dei vigili?
Per quanto riguarda la questione dei cassonetti che vengono abbandonati sulla pubblica via, come ad esempio nel quartiere di Japigia, e che formano delle vere e proprie batterie, prenderemo provvedimenti insieme all’Amministrazione comunale. Cercheremo di venire incontro ai condomini proponendo loro soluzioni alternative, altrimenti dovremo adottare una politica repressiva, obbligando tutti quanti a riportare dentro i bidoncini.
Quanto costa all’Amiu questa brutta abitudine?
Il costo più importante nel lungo termine è quello dell’umido, che il vicino impianto di compostaggio rifiuta perché impuro. L’umido viene sporcato, nella maggioranza dei casi, dai conferimenti indiscriminati dei passanti, conferimenti che praticamente vanificano la raccolta dei condomini.
La video inchiesta di Eco dalle città - luglio 2011