Regione Puglia al 6° World Water Forum di Marsiglia: "Acqua capitale sociale da non ipotecare"
L’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia Lorenzo Nicastro ha partecipato quest mattina mercoledì 14 marzo ai lavori del World Water Forum a Marsiglia (Francia), introducendo i lavori del convegno “Shared River Basins: Southern Italy as a laboratory towards the Mediterranean” presso la sala conferenze dello “Stand Italia”. L’intervento dell’Assessore Nicastro
14 March, 2012
L’assessore Nicastro con il suo intervento ha portato la testimonianza della sensibilità della Puglia sui temi dell'uso delle risorse naturali, prima fra tutte l'acqua, come “capitale sociale” da non impoverire a beneficio delle future generazioni.
“Il deterioramento progressivo del nostro patrimonio naturale, il deterioramento sistemico dell'ambiente terrestre che è il prodotto diretto della civiltà mondo che, orientata da teorie economiche predatorie, attribuisce valore solo al consumo delle risorse naturali, ignorando il valore delle loro produzione e riproduzione ad opera della natura. Questo appuntamento odierno si incardina quindi nella necessità di invertire questa tendenza, di rivalutare la riproduzione delle risorse ad opera della natura attraverso una riflessione su componente fondamentale della vita. L'acqua”. Così l'assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro ha concluso il suo intervento di introduzione al convegno “Shared River Basins: Southern Italy as a laboratory towards the Mediterranean” presso lo Stand Italia del World Water Forum di Marsiglia.
“Le risorse, prima fra tutte l'acqua, rappresentano il capitale sociale del nostro sistema: un capitale che non può essere soggetto a razzia e che deve essere usato sulla base di regole condivise che scongiurino l'ipoteca sul futuro delle prossime generazioni. Le nostre civiltà occidentali – ha proseguito Nicastro – per secoli hanno cavalcato la tigre del progresso e dello sviluppo. Oggi si accorgono che urge un momento di riflessione e si scandalizzano delle economie emergenti che rifiutano battute d'arresto in una fase di espansione economica che aspettavano da tempo. Eppure ancora oggi, nei nostri territori, fatichiamo, ad esempio, a spiegare a talune imprese che è inimmaginabile continuare ad usare acqua potabile per il raffreddamento dei propri impianti solo perché è il sistema più economico; il nostro sistema, anche quello imprenditoriale, fatica, pur dopo secoli di sfruttamento, a comprendere che c'è una responsabilità sociale collegata a quella economica, non meno importante”.