Condizionatori: nuove norme Ue su efficienza, rumore e informazioni ai consumatori
La Commissione europea ha varato un regolamento che disciplina gli standard minimi di efficienza energetica per i condizionatori. Previste inoltre regole più stringenti in materia di informazioni per i consumatori, che valgono anche per i ventilatori
15 March, 2012
Novità in vista per quanto riguarda l'efficienza energetica dei condizionatori. La Commissione europea ha emanato un nuovo regolamento (vedi allegato) che stabilisce le specifiche minime dei condizionatori d'aria con capacità inferiore ai 12 kiloWatt e ventilatori con potenza elettrica assorbita fino a 125 Watt. Il provvedimento, già pubblicato nella Gazzetta Ufficiale europea, stabilisce i requisiti minimi di efficienza energetica che i dispositivi dovranno garantire per poter essere messi in commercio, nonché i livelli massimi di rumorosità consentiti e l'impiego di energia in modalità stand-by e spenta di diversi modelli. Gli standard entreranno in vigore in due fasi, con una prima tranche attiva dal 2013, seguita da una seconda l'anno successivo.
Condizionatori più efficienti
Dal 1 gennaio 2013, ad esempio, i condizionatori d’aria a condotto singolo e doppio dovranno soddisfare precisi requisiti minimi in materia di efficienza. L'indice di efficienza energetica nominale (il rapporto tra la capacità frigorifera dichiarata e la potenza nominale assorbita per produrre raffreddamento, ndr) dovrà in particolare essere almeno di 2,4 o di 2,16 a seconda del tipo di condizionatore. Il consumo di energia delle apparecchiature in uno qualsiasi dei modi “spento”, inoltre, non dovrà superare 1 Watt, esattamente come quello in modalità “attesa”. Il consumo di energia delle apparecchiature in modalità “visualizzazione delle informazioni”, invece, non dovrà superare i 2 Watt. «Le apparecchiature – si legge ancora nel Regolamento - devono essere munite di un modo “spento” e/o “attesa”, e/o di un’altra condizione che non superi i limiti applicabili di consumo di energia previsti per i modi “spento” e/o “attesa” quando l’apparecchiatura è collegata alla fonte di alimentazione di rete, a meno che ciò non sia inappropriato per l’uso cui è destinata l’apparecchiatura». A partire dal 2014, gli standard diventeranno ancora più severi. In modalità “spento” o “stand by”, ad esempio, i condizionatori non dovranno consumare più 0,5 Watt, mentre il consumo non dovrà superare 1 Watt in modalità che prevedono la sola visualizzazione delle informazioni. Oltre ai requisiti in materia di efficienza energetica, inoltre, il provvedimento stabilisce gli standard minimi da rispettare per quanto riguarda la rumorosità dei dispositivi. Le specifiche minime potranno essere più blande per quegli apparecchi che useranno gas refrigeranti con un impatto minore sul clima. Questa decisione deriva dal fatto che il regolamento che disciplina l'uso di questi gas (il numero 84 del 2006) non fornisce indicazioni a proposito dei gas fluorurati a effetto serra. Di qui l'esigenza di incentivare in qualche modo l'uso di sostanze a minor impatto ambientale.
Consumatori più informati
Inaspriti, infine, gli obblighi dei produttori in materia di informazioni al consumatore. Nella documentazione tecnica allegata al prodotto e sui siti internet delle aziende, infatti, dovranno essere contenuti dati relativi alla capacità di raffreddamento e riscaldamento (se presente) e sull'efficienza energetica del dispositivo, calcolata sulla base del consumo annuo di energia elettrica a fini di riscaldamento e/o raffreddamento. Gli acquirenti, inoltre, dovranno conoscere con chiarezza il valore di potenza assorbita per riscaldamento e raffreddamento, nonché i consumi in modalità “spento” e “attesa”, il livello di rumorosità e il cosiddetto “Potenziale di riscaldamento globale”, ovvero la stima, in kg equivalenti di CO2, del contributo al riscaldamento globale di 1 kg di refrigerante utilizzato su un periodo di 100 anni. Le informazioni al consumatore dovranno essere molto più dettagliate anche per quanto riguarda i ventilatori. Sulle schede tecniche dei prodotti, infatti, dovranno essere riportate: la portata massima d’aria, la potenza assorbita del ventilatore, il consumo elettrico in modo “attesa” e il livello di potenza sonora del ventilatore.
Lo studio preparatorio
Il testo del Regolamento è il risultato di uno studio tecnico preliminare sugli effetti ambientali ed economici dell'uso di condizionatori d'aria e dei ventilatori comunemente utilizzati nelle case e nei piccoli esercizi commerciali. Secondo le analisi effettuate, gli aspetti più significativi sono proprio il consumo di energia elettrica e dal livello di rumorosità, ma anche la possibile perdita di gas refrigerante può rappresentare una fonte non trascurabile di emissioni dirette di gas serra. Di qui la decisione di introdurre degli standard minimi di efficienza, anche per la modalità stand-by, e di incentivare l'uso di gas refrigeranti meno pericolosi in termini di effetto serra.