Torino, una scatola magica per il riciclo delle lampade a basso consumo
E' stato inaugurato al Museo A come Ambiente un exhibit per sensibilizzare in modo divertente sul corretto smaltimento delle lampadine fluorescenti esauste. Il Piemonte è tra le prime regioni italiane per quantità di lampadine raccolte: 135 tonnellate su 1450 a livello nazionale
28 March, 2012
"Ma dove la butto? Il bulbo è di vetro, quindi insieme alle bottiglie? Ma ho letto che c'è anche della plastica: allora nella campana non va bene... Magari tra i rifiuti generici, così non sbaglio". Dubbi e domande che assillano chi si trova a decidere dove conferire le lampadine fluorescenti una volta giunte a fine vita. Proprio per sensibilizzare in modo divertente sul corretto smaltimento di questo particolare rifiuto il Museo A come Ambiente di corso Umbria 90 ha realizzato "La scatola magica", uno spazio interattivo pensato per insegnanti, studenti e famiglie che si inserisce nel progetto educativo più ampio “Happylamp”, promosso dal consorzio Ecolamp in collaborazione con i principali parchi di divertimento e musei italiani.
Le lampade fluorescenti a risparmio energetico sono infatti composte per l'85% da vetro, ma anche da plastica e alluminio, tutti materiali che possono essere recuperati e riutilizzati in altra forma, come se fossero nuovi. Per questi motivi è importante non gettare le lampade a basso consumo esauste nei rifiuti generici o nel vetro, ma conferirle presso le isole ecologiche, oppure nel caso se ne voglia acquistare una nuova, negli stessi negozi.
Secondo i dati registrati da Ecolamp, che si occupa della raccolta e del trattamento di queste sorgenti esauste, il Piemonte si posiziona tra le Regioni italiane più virtuose in materia: 135 tonnellate di lampadine raccolte nel 2011 su un totale di 1450 tonnellate raccolte a livello nazionale, in crescita del 17% rispetto al 2010 quando si raccolsero 114 tonnellate. I comuni capoluogo più attivi nella raccolta sono Torino (oltre il 65% del totale), Novara (12%), Vercelli (5%). Seguono, in ordine, Cuneo con quasi 7 tonnellate, Alessandria con 5,6 tonnellate, Biella con 4,5, Asti con 3,5 tonnellate e Verbania con 2,5 tonnellate raccolte.