Raccolta differenziata, per Legambiente a Roma è aumentata solo dello 0,5% in tre anni
A far crollare la percentuale è stata la diminuzione della raccolta della carta, connessa al nuovo sistema duale. Ma Ama replica: «La variazione netta rispetto al 2008 è stata quindi pari a +16,9%, e non di 'appena lo 0,52%'». Intanto, l'associazione lancia la differenziata autogestita
04 April, 2012
Legambiente lancia l'allarme differenziata. Secondo un dossier dell'associazione, «i dati evidenziano come in questi anni, la raccolta differenziata ha avuto una crescita praticamente inesistente. Numeri alla mano, gli stessi forniti dall'Ama, nel nuovo dossier di Legambiente Lazio sui rifiuti, nell'epoca della giunta Alemanno la raccolta differenziata è rimasta quasi
ferma: dal 2008 al 2010 la variazione è stata soltanto dello 0,52%. In termini assoluti, si è passati dalle 343.433 tonnellate del 2008 alle 367.374 del 2010».
A trascinare nel baratro il bilancio della differenziata è stato, secondo Legambiente, «il disastro della raccolta della carta e del cartone, che per la prima volta è precipitata tra le percentuali in negativo: -0,16% tra il 2008 e il 2010. In termini assoluti: 199.321 tonnellate nel 2008 e 199.001 nel 2010. La carta è il cuore della differenziata, ha fatto sempre da traino, rappresentando oltre il 50% del totale del materiale raccolto».
«La spiegazione è una sola: l'introduzione del sistema duale di raccolta - spiega il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati -. Nei quartieri dove funziona il duale, i cittadini, invece di conferire nel furgoncino, negli orari concordati, il sacco dell'indifferenziata e quello dell'organico, li gettano entrambi nei cassonetti della carta, che diventa così irrecuperabile. I romani vorrebbero davvero consegnare la differenziata separata in casa, tanto è che infilano carta e multimateriale oltre il ragionevole per non disperdere i preziosi materiali da riciclare. E se non riescono dentro, addirittura lasciano i materiali fuori o appendono le buste al cassonetto stesso, nella vana speranza che qualche operatore le raccolga e le mantenga separate».
Se la carta perde colpi, sottolinea l'associazione, poco conta la crescita del multimateriale, plastica, vetro e alluminio, sempre comunque assai ridotta nell'era Alemanno. Nel 2004 il multimateriale ammontava a 31.351 tonnellate, nel 2006 a 42.010, nel 2008 a 60.478, nel 2010 a 70.631. Nel 2006 la percentuale di
aumento è stata pari al 34%, nel 2008 al 43,96%, nel 2010 ad appena il 16,79%. Un vero e proprio boom hanno invece avuto gli scarti verdi dei giardini e l'organico grazie alle raccolte porta a porta avviate nei quartieri e nei mercati. Nel 2010 incremento del 45,72% per gli scarti verdi, del 97,17% per l'organico. Nel complesso, nei sei anni dal 2004 al 2010, la crescita è stata del 145% per gli scarti verdi e del 438% per l'organico. Il problema è che, a fronte di una maggiore quantità di umido, rimane drammaticamente insufficiente l'impianto di compostaggio di Maccarese, l'unico di cui dispone la capitale, che riesce a lavorare appena il 35% del materiale raccolto. Il resto prende la
via del nord, con notevole aggravio di spesa.
Dati su cui Ama non è d'accordo e in una nota «precisa che il dato complessivo di raccolta differenziata, attestato dai documenti di bilancio peraltro pubblici, per il 2010 è pari a 403.598 tonnellate e non a 367.374 tonnellate, con una percentuale di differenziata complessiva del 22% (a fronte del 20,03% citato). La variazione netta rispetto al 2008 è stata quindi pari a +16,9%, e non di 'appena lo 0,52%' come erroneamente riportato, ed è dovuta alla forte crescita di verde (+45,72%), scarti alimentari e organici (+97,17%), oltre alla crescita del multi-materiale (+16,79%)».
Per quanto riguarda nello specifico la carta e il cartone, Ama sostiene che «si registra un nuovo trend di crescita, attestato nel bilancio del 2011 approvato qualche giorni fa dal Consiglio di Amministrazione di Ama SpA, con una raccolta complessiva nello scorso anno di 210.509 tonnellate di carta e cartone, a fronte delle 199.001 tonnellate del 2010». In merito invece alla raccolta differenziata duale, la municipalizzata spiega che «si registrano soddisfacenti risultati nei quartieri raggiunti dal servizio, con percentuali medie di materiali avviati a riciclo giunti a circa il 55%. A questo proposito, sono oltre 665.000 cittadini coinvolti in servizi mirati a fronte dei soli 30.000 raggiunti nel 2008. Ama sta infine lavorando già dallo scorso ottobre a un progetto con il Conai per studiare un nuovo modello di raccolta differenziata che sia di riferimento per l'intera città di Roma e che consenta di aumentare considerevolmente le quantità di differenziata raccolte e avviate a riciclo, attualmente in sensibile crescita, con il 25,6% raggiunto a gennaio 2012. In tema di percentuali, quindi, rispetto al 17% del 2007, anno di raffronto corretto tra vecchia e nuova amministrazione, si registra un incremento del 48% (+8,6 punti percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti raccolti)».
Legambiente punta poi il dito sulla frequenza di svuotamento dei cassonetti: durante il monitoraggio effettuato dai volontari di Legambiente Lazio, spiega l'associazione, sono stati trovati «cassonetti bianchi e blu sempre pieni, un po' ovunque». I più sfortunati, continua Legambiente, «sono ovviamente in periferia, a Valle Fiorita dove, a norma di contratto, il calendario di raccolta pubblicato sul sito dell'AMA dice chiaramente che i cassonetti bianchi e blu vengono svuotati solo una volta a settimana, anche se i cittadini testimoniano che per settimane non si vede nessuno a svuotare un bel nulla, tant'è che qualche pazzo ogni tanto da fuoco ai materiali che giacciono per lungo tempo abbandonati».
Tanti gli esempi raccolti da Legambiente: «All'Infernetto le frequenze di svuotamento dovrebbero essere di due volte alla settimana, eppure i cassonetti bianchi e blu sono indistintamente tutti pieni. Il nostro percorso tocca Via Tommaso Traetta, Via Antonio Scontrino e Via Antonio Lotti, dove ci sono buste abbandonate per terra per l'impossibilità di inserirle nel contenitore e cartoni che spuntano fuori. Anche a Via della Marranella, lungo la Casilina, i cassonetti sono pieni da giorni, eppure gli svuotamenti dovrebbero essere due volte alla settimana. Stessa storia a Viale Regina Margherita e nelle vie adiacenti come Via Alessandria, dove per giorni e giorni non si vede nessuno a svuotare i cassonetti della differenziata, eppure anche qui gli svuotamenti dovrebbero essere due a
settimana. Anche nelle zone “bene” della città, lungo Via Sebino e Via Nemorense, la scena è sempre la stessa: cassonetti strapieni, cartono appoggiati per terra e addirittura sopra, ma dei due svuotamenti a settimana nemmeno l'ombra. Così come a Via Goito dove sono i cassonetti blu a traboccare di bottiglie. A Via Marmorata, poi, ci chiediamo come sia possibile trovare i
cassonetti bianchi e blu, ben pieni di continuo. In quel quartiere, vige il folle sistema “duale”, con la raccolta effettuata con i camioncini da inseguire in giro per le strade, ma per carta e multimateriale sono rimasti i cassonetti e il calendario sul sito dell'AMA dice chiaramente che bianchi e blu verrebbero svuotati ben tre volta alla settimana».
Legambiente lancia la differenziata autogestita: adesioni e segnalazioni dei cittadini ai numeri 06/85358051-77 e alla mail posta@legambientelazio.it