Un team di scienziati per monitorare l’inquinamento di Londra durante le Olimpiadi
La squadra – composta da ricercatori dell'Università di Leicester - sistemerà dei monitor sopra le strade di Londra nei mesi di luglio e agosto per misurare l’inquinamento dell'aria in alcune zone della capitale britannica durante i Giochi Olimpici
10 April, 2012
“Scan City”, questo il nome del progetto di monitorizzazione dell’inquinamento atmosferico di Londra che alcuni ricercatori dell’Università di Leicester metteranno in pratica durante i prossimi Giochi Olimpici di luglio e agosto. Gli scienziati, riuniti in un team, hanno deciso di misurare la qualità dell'aria durante le Olimpiadi a causa del previsto aumento del traffico, dovuto al massiccio afflusso di visitatori da tutto il mondo. Per il loro lavoro utilizzeranno delle sofisticate apparecchiature radar che scandaglieranno le strade della capitale britannica con continue letture della qualità dell'aria. Oltre all’importanza del monitoraggio svolto durante i Giochi Olimpici, i ricercatori sperano che il sistema utilizzato possa aiutare le amministrazioni di tutto il paese a contrastare l’inquinamento causato dal traffico, attraverso l'individuazione di aree sensibili.
Il capo del team di ricercatori, il dottor Roland Leigh, del gruppo Earth Observation Science, dichiara: "Saremo in grado di mappare l'inquinamento in 3D per mostrare quanto vadano in basso e in alto il biossido di azoto e altri fumi tossici e quanto si diffondano". Leigh fa sapere che verranno piazzati tre sensori, uno su un edificio di 30 piani a Chelsea, un altro su un edificio di 14 piani in North Kensington, a ovest della città, e un terzo in punto ancora da determinare. "I sensori tradizionali – aggiunge Leigh - prendono le misurazioni in un singolo punto, che potrebbe essere il ciglio della strada, e forniscono dei dati molto accurati. Noi, attraverso due o tre strumenti, siamo in grado di tracciare una zona urbana completa e di dire dove il biossido di azoto è presente in quello spazio."
Graves Rosie, un membro del team, ha detto che il lavoro è parte di ClearfLo (Clean Air for London), un progetto a cui collaborano diverse istituzioni accademiche della Gran Bretagna e che ha come obiettivo la creazione di siti di monitoraggio dell'inquinamento dell'aria accanto a misurazioni meteorologiche che monitorino l'inquinamento dello “strato limite” in tutta Londra. “È importante – sostiene Rosie - sapere quali sono le condizioni durante le Olimpiadi e vedere come possiamo far fronte al traffico extra che ci sarà. Abbiamo anche fatto dei test in gennaio e febbraio per vedere com’era la situazione prima delle Olimpiadi e osservando ciò che accadrà durante i Giochi potremo provare a confrontare i risultati."
Il dottor Leigh, precisando che le misurazioni di Londra erano parte del lavoro del team, impegnato nello sviluppo di sistemi per aiutare i consigli di gestione della qualità dell'aria, traccia gli obiettivi a medio termine del lavoro della sua squadra: "Vogliamo fare la differenza nell’informare le persone quando ci saranno dei giorni di scarsa qualità dell'aria in futuro. Il nostro lavoro fornirà informazioni in modo che l'amministrazione e le autorità locali sappiano dove dirigere il traffico, quali sono le strade da evitare e in quali aree ci sono individui sensibili." Il team ha già contattato i consigli di Leicester e del Leicestershire circa l'utilizzo dei propri sistemi informativi per combattere l’inquinamento nei luoghi più critici. L’ Assessore Rory Palmer, vice sindaco di Leicester con delega alla qualità dell'aria, ha dichiarato: "Migliorare la qualità dell'aria è una priorità assoluta per noi". Ha aggiunto che vorrebbe avere la possibilità di incontrare i membri del team e parlare di ciò che il sistema può offrire. Aperture anche da parte di una portavoce di County Hall che ha affermato: "La tecnologia sembra molto interessante e noi saremmo pronti a discutere le sue applicazioni con la squadra dell'Università di Leicester".