Imballaggi in plastica: nel 2011 aumenta la raccolta (+7%) e il riciclo (dal 57 al 61%)
Corepla ha pubblicato i dati su raccolta, riciclo e recupero degli imballaggi in plastica nel 2011. Raccolte 657.216 tonnellate di imballaggi in plastica (+7% sul 2010 – quasi 11 kg pro capite). La quota di riciclo meccanico sul quantitativo raccolto è invece arrivata al 61% (era il 57% nel 2010), con conseguente diminuzione di quella destinata a recupero energetico
04 May, 2012
L’Assemblea ordinaria di COREPLA, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero di rifiuti di imballaggi in plastica, ha approvato i dati di Bilancio dell’esercizio 2011.
Crescono qualità e quantità della raccolta
Dopo le buone performance nel 2010, è continuata anche nel 2011 la crescita sull’intero territorio nazionale della raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, che coinvolge oltre 57 milioni di cittadini. E’ aumentata del 7% rispetto all’anno precedente, passando dalle circa 614.000 tonnellate del 2010 alle oltre 657.000 nel 2011, equivalente a un quantitativo pro capite medio di 10,9 kg abitante/anno. Numeri in crescita che sono testimonianza di un costante cambiamento di abitudini e di attenzione al tema, come è del resto testimoniato anche dal confronto del dato del 2011 con quello del 2007: l’aumento della raccolta differenziata degli imballaggi in plastica in cinque anni risulta pari al 48%.
Aumenta la quantità riciclata
A valle della raccolta differenziata urbana, grazie alla selezione effettuata in 35 impianti sparsi sull’intero territorio nazionale, COREPLA ha avviato a riciclo circa 390.000 tonnellate, con un aumento del 9,7% rispetto al 2010. La crescita del riciclo è stata quindi superiore a quella della raccolta, per cui dopo che negli ultimi tre anni il rapporto tra quantitativi raccolti e riciclati si era mantenuto intorno al 57%, nel 2011 ci si è attestati al 61%. Si conferma quindi lo sforzo di COREPLA per dare priorità al riciclo meccanico, coerentemente con la gerarchia indicata dalla normativa nazionale e comunitaria, anche estendendo la raccolta a nuove tipologie di imballaggi finora escluse come è recentemente accaduto con i piatti e i bicchieri monouso.
La tutela ambientale
Anche ciò che non trova ancora sbocchi sul mercato del riciclo viene comunque recuperato e trasformato in energia: debitamente trattati, infatti, gli imballaggi in plastica provenienti dalla raccolta differenziata possono essere trasformati in combustibili alternativi, che vengono utilizzati in piena sicurezza per sostituire fonti fossili non rinnovabili nei cementifici e nei termovalorizzatori. Grazie a queste iniziative, in aggiunta al quantitativo avviato a riciclo meccanico, COREPLA ha avviato a recupero energetico nel 2011 ulteriori 225.000 tonnellate di materiale, per un recupero totale pari a circa 616.000 tonnellate. Nel 2011 COREPLA ha anche avviato su scala industriale una forma di “feedstock recycling” innovativa, qual è l’utilizzo di mix plastico pre-trattato come “agente riducente” in acciaieria.
La riduzione delle emissioni di CO2 e il risparmio energetico
Un dato di particolare rilievo è quello che riguarda la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Il riciclo COREPLA e il conseguente mancato smaltimento dei rifiuti di imballaggio in plastica hanno permesso di evitare emissioni in atmosfera per circa 770 mila tonnellate di CO2 equivalenti. Numeri significativi che, considerando l’arco temporale che va dal 2002 al 2011, significano più di 6,5 milioni di tonnellate di CO2 risparmiate. L’attività di riciclo svolte da COREPLA nel corso del 2011 ha permesso, inoltre, un risparmio energetico pari a 6.920 GWh.
Una crescita per l’intero settore
Alle 390.000 tonnellate provenienti dalla raccolta differenziata urbana e riciclate grazie a COREPLA va aggiunto anche il quantitativo di imballaggi in plastica, provenienti dalle attività commerciali, artigianali ed industriali, riciclati da operatori industriali indipendenti, che nel 2011 è stato pari a 355.000 tonnellate. Il riciclo complessivo di imballaggi in plastica in Italia nel 2011 arriva così superare le 745.000 tonnellate (36% dei quantitativi immessi sul mercato nazionale). Sul fronte del recupero energetico, sommando agli imballaggi avviati a recupero da COREPLA a valle della selezione la quota di imballaggi in plastica termovalorizzati insieme ai rifiuti urbani indifferenziati, il dato complessivo arriva a 662.000 tonnellate. Il recupero totale (riciclo+recupero energetico) si attesta quindi a più di 1.400.000 tonnellate.
In diminuzione il Contributo Ambientale
Le risorse economiche necessarie per alimentare questo complesso sistema provengono dai proventi delle vendite (principalmente tramite aste telematiche) dei rifiuti selezionati a valle della raccolta differenziata, ma anche dal Contributo Ambientale CONAI. Dopo la difficile congiuntura del 2008-2009 (quando il contributo era arrivato a 195 €/ton dopo dieci anni di stabilità a 72,3), era stato preso l’impegno di rivedere il contributo al ribasso non appena le condizioni di mercato e la situazione economico/finanziaria del Consorzio lo avessero reso possibile. In linea con tale obiettivo, nel corso del 2011 è continuata la sua progressiva riduzione, che ha permesso di passare dai 160 €/ton di inizio anno ai 140 €/ton di luglio 2011. Un impegno portato avanti anche con l’inizio del 2012, quando il contributo è stato portato a 120 €/tonnellata. Un risultato possibile grazie alla recuperata competitività dei prodotti messi in vendita e agli effetti del miglioramento qualitativo del materiale raccolto.
“Anche in una fase difficile per il Paese, questo è un comparto in grado di dare soddisfazioni”
Il Presidente di COREPLA, Giuseppe Rossi, ha così commentato i risultati del 2011: “COREPLA continua a fare il suo dovere e migliora le sue prestazioni sia dal punto di vista degli obiettivi di raccolta, riciclo e recupero, sia da quelli dell’ottimizzazione dei costi del sistema. Anche in una fase difficile per il Paese, questo è un comparto in grado di dare soddisfazioni, contribuendo allo sviluppo della “green economy” e del Paese. Le nuove sfide sono l’ulteriore crescita della raccolta differenziata di qualità, la continua innovazione per migliorare le opportunità di riciclo individuando nuove applicazioni e nuovi sbocchi di mercato per il materiale riciclato e infine, sebbene costituisca una soluzione subordinata rispetto al riciclo, la creazione di un vero mercato dei combustibili alternativi di qualità, in grado di apportare benefici all’ambiente e all’economia”.