Rinnovabili: al via il quarto Italian PV Summit
Il mondo del fotovoltaico si riunisce a Verona per la quarta edizione dell'Italian PV Summit. Unanime la condanna dell'incertezza normativa, che sta rallentando lo sviluppo del settore, ma gli addetti ai lavori sperano nella competitività intrinseca dell'energia solare
08 May, 2012
L'industria fotovoltaica procede spedita verso una fase di profonda ristrutturazione, con un mercato in piena maturazione e con crisi ripetute di crescita. Questo, si legge in una nota, e' il quadro che emerge del settore fotovoltaico mondiale al termine della prima giornata di lavori della quarta edizione dell' "Italian Pv Summit, roadmap to grid parity" a Verona.
"L'incertezza normativa puo' accelerare o rallentare il processo di ristrutturazione dell'industria fotovoltaica, ma in entrambi i casi procura un danno al settore produttivo che invece ha bisogno di orizzonti temporali piu' ampi per investire" sottolinea Guido Agostinelli, managing partner di Syntegra Solar e relatore della kermesse, "Tuttavia i fondamentali di lungo periodo per il settore a livello mondiale sono molto positivi soprattutto alla luce della veloce riduzione dei costi, della crescita di nuovi mercati e di altri sempre meno dipendenti dai sussidi". Nel breve periodo, secondo Agostinelli, si andra' invece verso un consolidamento del settore attraverso una crescita delle fusioni e dei casi di insolvenza. Oggi la capacita' produttiva di celle fotovoltaiche arriva a circa 55 Gw (4,5 Gw/mese), pari al doppio della domanda che si attesta invece attorno ai 27 Gw. Il 40% dell'offerta di celle e' costituita dai primi 15 produttori al mondo, con un livello di competizione tra i piu' elevati nell'intera filiera fotovoltaica, assieme alla produzione di moduli. C'e' da aggiungere poi un calo dei prezzi della tecnologia fotovoltaica di oltre il 70% in soli tre anni.
Cio' da una parte ha portato a una notevole crescita di installato ma dall'altra a una stagnazione se si considera il mercato in termini di giro di affari. E' poi cresciuto lo squilibrio tra la domanda mondiale concentrata nell'Unione Europea (65%) e il 45% della produzione di moduli localizzata in Cina, laddove dal lato della domanda, la quota europea e' destinata a ridursi tra il 40 e il 50% entro il 2015. Per reagire alla situazione congiunturale le aziende dovranno muoversi su piu' fronti: migliorare e ottimizzare la fase produttiva, incrementare il rendimento dei prodotti, ricercare nuovi segmenti di mercato. A questo proposito Andrew Beebe, direttore commerciale di Suntech Power sostiene che "un quadro regolatorio stabile e una crescente cooperazione internazionale sono elementi fondamentali per lo sviluppo del fotovoltaico. Il libero scambio e la concorrenza sono presupposti importanti per generare innovazione e creare posti di lavoro nel settore dell'energia solare. Al momento assistiamo con soddisfazione anche al rafforzamento della cooperazione economica tra Italia e Cina, e al supporto di entrambi i paesi alla crescita di un settore dinamico come quello del solare a livello globale". Intanto, ha annunciato Reinhold Buttgereit, segretario generale dell'Epia (European Photovoltaic Industry Association), il mercato mondiale che ha una potenza cumulata di circa 70 GW (realizzata in soli 11-12 anni), di cui 51,7 GW nell'Unione Europea, si appresta a tagliare tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo la soglia dei 100 GW installati).
Info: www.italianpvsummit.com