Brindisi, rifiuti e legalità: se le bombe fossero esplose in un bidone della raccolta differenziata? | Video
E se fosse confermato che le bombole-bomba sono esplose in un bidone della raccolta differenziata? E se la scelta fosse una coincidenza simbolica? Ecco un quadro di conflitti e pasticci sui rifiuti a Brindisi
19 May, 2012
Se davvero gli attentatori hanno scelto un bidone della raccolta differenziata (cassonetto blu per la raccolta della carta) come punto di deflagrazione, la coincidenza potrebbe avere un valore simbolico. Se infatti questo dato fosse confermato, si potrebbe leggere come un messaggio contro ogni manifestazione di legalità, compresa la partecipazione dei cittadini alla raccolta differenziata.
La gestione dei rifiuti a Brindisi appare molto problematica già da diversi anni. A evidenziare, tuttavia, la totale assenza ancora oggi di un percorso chiaro nella gestione della raccolta differenziata, è del 14 marzo 2012, la notizia del rifiuto da parte della Monteco s.r.l., società aggiudicatrice della recente gara di appalto per la gestione dei rifiuti di Brindisi, di procedere alla firma del contratto predisposto in fase di bando di gara.
Alla base del diniego, la richiesta da parte della società aggiudicatrice all’amministrazione comunale, di un tempo di gestione dell’appalto più lungo, da due a ben nove anni.
L’affidamento riguarderebbe anche la gestione unitaria dell’impianto di selezione, biostabilizzazione e produzione di CDR, il combustibile da rifiuto da inviare a incenerimento, con annessi i nuovi lotti della discarica di Autigno. Tutto fermo dunque e in fase di manutenzione.
Quest'ultima affidata dal commissario prefettizio, direttamente senza gara pubblica, prima alla società realizzatrice dell’impianto (dal 2004 fino a luglio 2010) e poi alla società Monteco (da agosto 2010 a Giugno 2011) con forti oneri milionari per le casse comunali.
In tutto questo caos a livello amministravo, si aggiunge il fatto che alcune fette di cittadinanza brindisina hanno un atteggiamento di chiusura nei confronti della raccolta differenziata, pratica di civiltà in altri centri ormai assodata. Negli ultimi mesi infatti alcune pattuglie della Polizia Municipale di Brindisi sono state impegnate in numerosi quartieri nel far rispettare la disciplina del conferimento dei rifiuti urbani. Molti cittadini sono stati fermati e multati perchè sorpresi a conferire il proprio rifiuto domestico o fuori orario o con differenti modalità rispetto a quanto stabilito nelle ordinanze comunali della raccolta differenziata. Tra le varie situazioni riscontrate, la segnalazione di “tiri balistici” di buste di immondizia dal finestrino delle autovetture in corsa, oltre ai "lanci" da alcune finestre di condomini che hanno a portata di mano i mucchi di rifiuti. Così le immondizie si accumulano nei punti “critici” contro ogni norma di igiene e decoro urbano.
Proprio nel rione Sant’Angelo, poi, quartiere in cui si trova la scuola intitolata a Morvillo-Falcone, il 20 gennaio 2011, è stata incendiata l’automobile di un caposquadra della società di igiene urbana e raccolta rifiuti della città, che aveva ottenuto l’incarico di coordinatore del servizio di raccolta differenziata. Per gli inquirenti, erano evidenti i moventi legati alla sua attività lavorativa, che era quella di coordinare i quasi novanta addetti e vigilare sul loro operato.
Oggi nel rione Sant’Angelo secondo il piano comunale di gestione dei rifiuti, si prevede una raccolta differenziata di tipo misto, “di prossimità” e “stradale”. Sono, dunque, presenti lungo le vie cassonetti carrellabili per la raccolta della carta e della plastica capaci certamente di contenere le tre bombole del gas usate come ordigno da azionare tramite un timer.
Sembra proprio che in questo quartiere la manovalanza della criminalità organizzata si muova con una certa tranquillità ed emerge in definitiva una situazione di illegalità diffusa, rispetto alla quale l’Istituto Professionale per i Servizi sociali Morvillo-Falcone, si pone come contraltare. La scuola aveva partecipato alla prima edizione di un concorso sulla legalità vincendo il primo premio, ed emergendo così come Istituto impegnato in prima linea per promuovere la cultura della legalità.