Istat: a Roma troppi rifiuti urbani. E i cittadini percepiscono una città "sporca"
Nel rapporto diffuso dall'Istat si evidenzia una crescita nella produzione dal 2010 a oggi. Differenziata pressoché inesistente, Roma dai suoi abitanti è percepita come una delle città meno curate da questo punto di vista
22 May, 2012
"Lazio e Campania sono le regioni in cui risultano più elevate le quote di cittadini che lamentano il problema della sporcizia nelle strade (superiori al 40%)". A registrarlo l'Istat in un rapporto annuale ('Pillole') nella parte dedicata ai rifiuti in Italia, in cui tra l'altro si mette in evidenza che "in Sicilia, Liguria e Lazio le quote di rifiuti che finiscono in discarica sono ancora superiori all'80%".
Il rapporto evidenzia anche come la Capitale sia al top in tema di produzione di rifiuti urbani. Roma, infatti, dopo una fase di contrazione tra 2008 e 2010 i rifiuti sono tornati a crescere e la contrazione iniziata nel 2006 si è fermata, con una marcata inversione di tendenza nell'ultimo biennio. Nel 2009 circa la metà (49,1%) dei rifiuti nazionali raccolti è ancora smaltita in discarica, valore in discesa di quattro punti percentuali rispetto all'anno precedente. Le regioni che vi fanno maggiore ricorso sono Sicilia, Liguria e Lazio per le quali le quote dei rifiuti che finiscono in discarica sono ancora superiori all'80%, sebbene lo smaltimento dei rifiuti in discarica dovrebbe rappresentare una modalità residuale dopo l'applicazione, in ordine di priorità, delle misure di prevenzione, riutilizzo, riciclaggio o altro tipo di recupero anche energetico.