Palazzo del Lavoro, accolto il ricorso contro la variante 190. Curti: "Colpito un investimento importante"
Accolto il ricorso presentato dalla 8Gallery contro la trasformazione del Palazzo del Lavoro in un nuovo grande centro commerciale. L'assessore all'Urbanistica: “Stupisce che in un difficile momento di stagnazione economica si rallenti un progetto strategico per la città". Legambiente invece plaude e chiede al Comune di rinunciare a presentare appello al Consiglio di Stato
15 June, 2012
Il Tar Piemonte ha accolto oggi il ricorso presentato dalla società 8Gallery contro la variante 190 che prevedeva di intervenire con "un'opera di riqualificazione e riuso" sul Palazzo del Lavoro. L'edificio, acquistato dalla società Pentagramma a seguito di un’alienazione da parte del Demanio dello Stato, sarebbe stato trasformato in un nuovo grande centro commerciale con annesse attività culturali e di loisir. Il Comune di Torino farà immediatamente ricorso contro la sentenza al Consiglio di Stato favorevole all'operatore commerciale concorrente.
“Stupisce che in un difficile momento di stagnazione economica sopravvenga un rallentamento così significativo a un progetto strategico per la città –ha dichiarato Ilda Curti, assessore all’Urbanistica-. Si tratta di un intervento che permette di restituire a uso pubblico un edificio di grande pregio architettonico, grazie a un investimento di un importante operatore internazionale di circa 130 milioni di euro che avrebbe generato circa 800 nuovi posti di lavoro. La variante 190 era stata peraltro accompagnata da un confronto serrato con il territorio e condivisa da Regione, Provincia e Soprintendenza”.
"Abbiamo la piena consapevolezza che la città abbia lavorato con la massima attenzione per garantire la qualità sia dell’intervento, sia delle relazioni; mi auguro –ha concluso l’assessore– che ciò non pregiudichi l’interesse alla realizzazione di questo importante progetto e che non venga sottratto alla nostra città un investimento di grande valore e di respiro internazionale”.
La sentenza del TAR è stata invece accolta favorevolmente da Legambiente: "La bocciatura del TAR Piemonte segue quella manifestata negli anni dai comitati di cittadini e dalle associazioni ambientaliste. -ha dichiarato Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta- Non possiamo che esser felici per uno stop che ci auguriamo possa servire all'amministrazione torinese per ripensare completamente il progetto di recupero del Palazzo del Lavoro". "La competitività del nostro territorio non è data dall'ennesimo grande centro commerciale, come dimostrano peraltro alcune esperienze fallimentari, ma da una maggior attenzione alla tutela dell'ambiente e alla creazione di posti di lavoro utili e durevoli. -ha aggiunto Federico Vozza, vicepresidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta- Siano finalmente ascoltate le proposte alternative che mirano a preservare la valenza architettonica dell'edificio e il parco circostante. Chiediamo quindi al Comune di Torino di rinunciare a presentare appello al Consiglio di Stato".
“Lingotto e Palazzo del Lavoro, si usano due pesi e due misure” - Intervento di Riccardo Bedrone, presidente dell’Ordine degli architetti di Torino - da La Repubblica del 24.06.2012