Legambiente e Confapi Puglia: “Quinto Conto Energia, settore rinnovabili nel caos”
“Confapi e Legambiente per scongiurare il caos totale del settore delle rinnovabili - dichiarano Giuseppe Bratta (Confapi) e Francesco Tarantini (Legambiente Puglia) - chiedono a gran voce al Governo di rispettare almeno il patto stretto con le Regioni, apportando le modifiche alle bozze richieste entro la fine di giugno”
23 June, 2012
Da marzo 2012 sono state diffuse misteriose versioni di un imminente decreto Quinto Conto Energia. Il Governo ha successivamente pubblicato la bozza ufficiale di tale decreto: la novità più devastante è l'introduzione dei registri per impianti superiori ai 12kW. Da parte del Governo nessun confronto con le associazioni di settore, unica concessione del ministero dello sviluppo economico è stato adempiere all'obbligo di sentire il parere delle regioni. Il confronto è tutt'ora in corso, ci sono voci di piccole e poco significative concessioni da parte del governo, di fatto l'obiettivo dichiarato di questo Quinto conto energia è un netto ridimensionamento del settore fotovoltaico.
“Si tratta dell'ennesima posizione ideologica del Ministero dello Sviluppo Economico – dichiarano Giuseppe Bratta e Francesco Tarantini, rispettivamente Presidente Sezione Energia Confapi e Presidente Legambiente Puglia - per il quale le uniche fonti energetiche plausibili sono quelle fossili a tutela dei soliti noti”.
Oltre all'indecisione normativa del Governo sul conto energia che lasciano nell'incertezza 150.000 occupati, i cittadini e gli operatori, in queste settimane, si sta subendo il “dilettantismo” di uno sviluppo economico non in grado di pianificare se stesso. Incertezza che determina quotidianamente seri problemi agli operatori delle rinnovabili. Ad esempio:
1) centinaia di impianti fotovoltaici subiscono ritardi nell'allacciamento alla rete in quanto i dati dei gestori di rete non sono ancora perfettamente allineati con quelli del sistema informatico di “Terna” denominato “Gaudì”. E’ uno strumento creato a fini statistici che tuttavia sta creando una situazione paradossale, causando ritardi nelle connessioni che verranno forse effettuate nel mese di Luglio 2012: si prefigurano ingenti danni economici a carico degli utenti finali;
2) da pochi giorni è stata pubblicata la norma tecnica CEI 0-21 che sancisce le regole di connessione in vigore dal 1 Luglio 2012. Il primo effetto è che un impianto, perfettamente in regola fino al 30 giugno, non lo è più il giorno dopo;
3) la stessa norma CEI 0-21 introduce l'obbligatorietà della prova del sistema con una costosissima apparecchiatura che ad oggi non è reperibile con i necessari adeguamenti alla norma CEI 0-21, saranno in commercio forse a fine Luglio 2012;
4) dal 1° di luglio 2012 i moduli e gli inverter fotovoltaici, per accedere all'incentivo del 2° semestre 2012, dovranno obbligatoriamente avere tutte le certificazioni descritte all'art. 11 comma 6 del decreto IV Conto Energia: ad oggi non si conosce se le certificazioni dei componenti installati saranno considerate valide e sufficienti dal GSE.
“Confapi e Legambiente per scongiurare il caos totale del settore delle rinnovabili- concludono Bratta e Tarantini- chiedono a gran voce al Governo di rispettare almeno il patto stretto con le Regioni, apportando le modifiche alle bozze richieste entro la fine di giugno”.