Illuminazione pubblica: Milano, Torino, Roma a confronto. Qualche taglio ma costi sempre altissimi
Secondo le previsioni di bilancio per il 2012, la spesa per l'illuminazione pubblica (consumi e manutenzione ordinaria) dovrebbe essere di 15 milioni di euro a Torino, oltre 32 a Milano e quasi 53 a Roma. La città che spende di più per abitante è Milano (24 euro), la spesa più alta per punto luce a Roma (290 euro) Secondo l'esperto Bonata per punto luce non si dovrebbe spendere piu di 135 euro a punto luce.
29 June, 2012
Luci in città: bilanci per il 2012
Secondo le previsioni di bilancio per il 2012, la spesa per l'illuminazione pubblica (consumi e manutenzione ordinaria) dovrebbe essere di 15 milioni di euro a Torino (11,5 di consumi e 3,5 di manutenzione ordinaria, con un taglio di oltre il 25%), 32 milioni e 750.000 euro a Milano (22,5 di consumi e 10 di manutenzione ordinaria), e 52.800.000 euro a Roma (contratto di servizio).
La spesa per punto luce
A Torino i punti luce installati sono 96.000; a Milano 138.364 e a Roma 181.991. Nell'ordine, la spesa più cara è quella sostenuta dal Comune di Roma (290,12 euro a punto luce), seguita da Milano (231,69 euro) e Torino (156,25 euro).
La spesa per abitante
Se consideriamo invece la spesa per abitante, la città che paga di più è Milano: 24,40 euro. Segue Roma (18,97 euro) e per ultima ancora Torino (16,56 euro).
Un confronto con il 2010: i tagli ribaltano la classifica
Se nel 2012 Torino riesce a mantenere le spese (o almeno prevede di farlo) su un livello decisamente più basso rispetto alle due colleghe, appena due anni fa, nel 2010, la situazione era molto diversa: la spesa per abitante era più alta a Torino (20 euro per abitante) contro i 19 euro di Milano e i 16 di Roma. La spesa per punto luce era invece di 226 euro a Roma, 197 a Torino e 190 a Milano.
In allegato la tabella con tutti i dati e il prospetto per il 2011 e il 2010.
Le cifre che abbiamo pubblicato sono il frutto di settimane di ricerca!! Non sono chiare neanche agli assessori e consiglieri e legate anche a diverse politiche di bilancio. Per esempio a Torino nel 2011 non ci sono state spese di manutenzione straordinaria in conto capitale mentre viceversa a Milano non c'è una voce specifica di manutenzione ordinaria.
In ogni caso si spende veramente molto, e col 2012 si comincia invece a tagliare, innanzitutto sulle manutenzioni. A Milano negli ultimi giorni prima della versione definitiva del bilancio si è cominciato a limare qualcosa anche sui consumi.
Per l'esperto Diego Bonata, consulente di numerosi comuni medio-piccoli e autore di diversi piani dell'illuminazione, i costi in queste grandi città sono assolutamente tropo nalti, se non stratosferici.
Per ogni punto luce, tra consumi e manutenzione , non si dovrebbe spendere più di 135 euro all'anno, e si potrebbe
scendere a 97 euro con un po' di impegno.
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