“Liberato” dalle accuse di non aver agito con sufficiente efficacia contro l’emergenza smog dopo l’archiviazione da parte della Procura di Milano della denuncia del Codacons, il Pirellone prova a riprendere l’iniziativa. In Regione Lombardia si è concluso il vertice di coordinamento per l’elaborazione del nuovo Piano aria, e per quanto riguarda i blocchi del traffico le proposte concrete che sono state messe sul tavolo sono due: l'estensione del blocco dei benzina Euro 0 e dei diesel Euro 0, 1 e 2 a 24 ore (adesso sono 12) per sei mesi l'anno, e la graduale messa al bando dei veicoli euro 3 diesel.

Questa è la proposta ma sull'effettiva applicazione delle nuove misure l'Assessore all'Ambiente Marcello Raimondi è stato molto cauto: "Questi interventi verranno attuati solo se saranno condivisi da tutti i soggetti che vogliamo incontrare (e sono oltre 2.000) prima di redigere il nuovo Piano regionale sulla qualità dell'Aria (Pria)".

Ricordiamo che sull'opportunità di fermare i diesel Euro 3 l'Assessore Raimondi si era già espresso in occasione dell'incontro a Bruxelles. Dopo aver riconosciuto la pericolosità dei diesel per la salute, aveva però dichiarato che, data la particolare situazione economica, sarebbero state necessarie attente valutazioni su costi e benefici di ogni ulteriore limitazione a questa categoriua di veicoli, per quanto nocivi.

Il giallo degli Euro 1 benzina

In un primo momento era circolata la notizia che l'estensione dei blocchi avrebbe interessato anche gli Euro 1 benzina, notizia ripresa da molti giornali on line lunedì 16 luglio. Eppure nel comunicato diffuso dalla Regione non si trova nemmeno un accenno a questa possibilità. Fraintendimento di ieri o lapsus/passo indietro di oggi?

Leggi anche:

I piani anti smog della Regione Lombardia. Il comunicato ufficiale


Smog in Lombardia, Raimondi: "Diesel nocivi, ma valutare costi e benefici prima di bloccare gli Euro3"