Le domeniche senza motori vanno pensate anche in inverno
Inventando la formula “domenica a spasso” si è giustamente colto il carattere più di vivibilità che di provvedimento strutturale antismog del blocco nel giorno festivo e si è giustamente deciso di intervenire anche in periodi come settembre o aprile, caratterizzati da meno smog. Ma perché mai dovremmo sopportare il black carbon invernale anche di domenica, quando è più facile bloccare il traffico? - intervento di Paolo Hutter da La Repubblica Milano del 22.07.2012
23 July, 2012
Paolo Hutter
Il Comune di Milano fa bene a essere orgoglioso di Area C e delle domeniche a spasso. Si tratta di due realizzazioni che hanno avuto un innegabile successo di critica e di pubblico, e una cruciale conferma tecnica. Parlo della misurazione del black carbon, ovvero “carboniosità” delle particelle delle polveri sottili, un indice di nocività che ora è stato adottato anche dall’Arpa e che potrebbe rientrare nei parametri della Direttiva Europea, in via di ridefinizione.
Senza entrare troppo nel dettaglio delle cifre, in sostanza abbiamo che nell’Area C questo black carbon raggiunge la metà dei valori di quello che c’è nell’aria al di fuori dell’Area C. E che durante le domeniche a piedi succede più o meno la stessa cosa rispetto alle domeniche di traffico normale. Con la semplice e tradizionale misurazione del Pm 10 questo non risulta, né per l’Area C né per le domeniche a piedi, dando l’impressione che la battaglia cittadina contro lo smog sia quasi una missione impossibile. Guardando il black carbon, invece, il successo sembra a portata di città. Si può ipotizzare infatti — anche se bisogna attendere ulteriori valutazioni scientifiche e omologazioni europee — che il black carbon sia peggio del Pm 10.
E che dunque un semplice aumento degli effetti di provvedimenti come Area C e domeniche a piedi sia decisivo per la protezione della salute. Attenzione, però, ecco il punto chiave: introducendo la misurazione del black carbon, dimostrando che Area C e domeniche a piedi sono provvedimenti utili nei momenti e nei luoghi in cui sono attivi, il Comune di Milano ammette e certifica che può e deve raddoppiare gli sforzi.
Perché è ovvio — non so neanche se occorra ricordarlo — che siamo ben lontani dal rispetto della direttiva europea del Pm 10 e che il black carbon fuori da Area C e nei giorni diversi dalle domeniche a piedi è, soprattutto d’inverno, pessimo. Per quanto riguarda Area C “giova ricordare” che c’è un preciso mandato referendario ad allargare alla Cerchia della 90 l’area sottoposta a pedaggio e che ha votato Sì a quel quesito ancora più gente di quanta abbia votato Pisapia.
Per le domeniche a piedi, e il calendario appena varato, c’è il rischio di fare le cose a metà. Inventando la formula “domenica a spasso” si è giustamente colto il carattere più di vivibilità che di provvedimento strutturale antismog del blocco nel giorno festivo e si è giustamente deciso di intervenire anche in periodi come settembre o aprile, caratterizzati da meno smog.
Ma perché mai dovremmo sopportare il black carbon invernale anche di domenica, quando è più facile bloccare il traffico? Se si teme di prendere questa decisione come giunta, si interpelli in qualche modo la cittadinanza. Credo che a grande maggioranza sarebbe favorevole.