Acqua pubblica: depositata a Torino la proposta di delibera per il rispetto del referendum
Consegnate in Comune 4500 firme di torinesi che chiedono, a poco più di un anno dai referendum del giugno 2011, di applicare l'esito del voto trasformando la SMAT in azienda speciale consortile di diritto pubblico
23 July, 2012
Sono state consegnate questa mattina all'Urp di piazza Palazzo di Città 4500 firme di torinesi che chiedono, a poco più di un anno dai referendum del giugno 2011, di applicare l'esito del voto trasformando la SMAT in azienda speciale consortile di diritto pubblico. "È l’ultima tappa di un percorso di democrazia diretta che ha coinvolto nel tempo decine di migliaia di concittadini/e a difesa della proprietà e gestione pubblica della nostra acqua -ricorda il Comitato Acqua Pubblica Torino-: dalla proposta di legge di iniziativa popolare per l’acqua pubblica (2007), all’introduzione nello Statuto della Città del principio della proprietà e gestione pubblica dell’acqua 2010, alla straordinaria vittoria del Referendum del 12-13 giugno 2011 con il quale oltre 26 milioni di italiani, dei quali 383.651 torinesi, si sono pronunciati contro la privatizzazione dell’acqua, dei trasporti locali e dei servizi di igiene urbana e contro i profitti sull’acqua. A un anno da quel voto, il Consiglio Comunale è chiamato a rispettare la volontà popolare espressa dal Referendum".
La presentazione della proposta di delibera è stata preceduta lo scorso 9 luglio dalla mozione approvata dal Consiglio Comunale che impegna Sindaco e Giunta a dare attuazione agli stessi obiettivi ed arriva a poche ore dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha annullato le norme reintrodotte dopo il referendum sia dall’ultimo governo Berlusconi sia dal governo Monti.
Un'analoga proposta di deliberazione corredata di oltre 10 mila firme (il doppio di quelle prescritte) verrà presentata anche alla Provincia di Torino che presiede l’Organismo di governo del Sistema Idrico Integrato torinese comprendente ben 286 Comuni.