Di che Euro è lo si legge sull'auto. Dove?
In Germania e Danimarca il sistema della vetrofania indicante la classe inquinante del veicolo è ampiamente utilizzato ed è obbligatorio se si vuole entrare nelle zone a bassa emissione (praticamente tutte le aree urbane). Così le autorità possono verificare immediatamente se il veicolo può circolare o meno
03 August, 2012
Giulio Gonella
In Piemonte, la Regione ha recentemente abolito le vetrofanie indicanti la classe inquinante del veicolo. Erano state introdotte dalla stessa Regione – ma diversa Giunta – nel 2008, ed erano uno strumento prezioso ed importante per il controllo dei vigili urbani, che potevano verificare immediatamente se il veicolo in questione potesse circolare o meno, a seconda dei divieti imposti.
Questo sistema non veniva usato solo in Piemonte, ma anche in molte altre città italiane (come Milano, Como, Bologna); garantisce, infatti, un semplice ed immediato controllo da parte delle autorità, non solo nel caso delle LEZ (le cosiddette Low Emission Zones), ma anche in occasione dei blocchi del traffico, in quanto il bollino indica anche il tipo di alimentazione del veicolo.
Spostandoci all'estero, questo sistema di controllo è ampiamente utilizzato in Germania e Danimarca, dove esiste una legge nazionale a riguardo, che sancisce l'obbligo dello sticker su tutti gli autoveicoli.
Addirittura, se un veicolo autorizzato a circolare in una determinata LEZ è sprovvisto del bollino, la sua presenza in quella zona è comunque illegale, e quindi l'automobilista può essere multato.
Nel Regno Unito, invece, il metodo di verifica della classe inquinante cambia: non più il bollino da apporre sul parabrezza, ma il controllo della targa dell'autoveicolo mediante telecamere.
Anche a Milano, prima con Ecopass e ora con Area C, le telecamere del Comune sono in grado di rilevare la classe inquinante del veicolo. Ma quelle torinesi non sono in grado di farlo.