Raccolta differenziata a Roma, per l'Ama è al 25,6%, ma il ministro Clini è scettico
Ama Roma ha diffuso gli ultimi dati relativi alla differenziata nella capitale: i romani separano il 25,6% dei rifiuti prodotti, con una crescita dell'8,6% rispetto a 5 anni fa. Il dato differisce dalle stime del ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che ha criticato la gestione dei rifiuti nella capitale
21 August, 2012
La municipalizzata Ama Roma ha comunicato che la raccolta differenziata nella capitale ha raggiunto la quota del 25,6%. Rispetto al 17% del 2007, osserva dunque l'azienda, si registra un incremento dell'8,6%.
Nel dettaglio, su un totale di circa 4.900 tonnellate di rifiuti raccolte ogni giorno nella Città eterna, la raccolta differenziata si attesta su circa 1.254,4 tonnellate, a fronte di 3.645,6 tonnellate di rifiuti indifferenziati. Su base annua, la città di Roma produce circa 1.800.000 tonnellate di rifiuti. Di queste, circa 460.000 sono le tonnellate di raccolta differenziata e le restanti 1.340.000 di rifiuti non differenziati.
I dati sono stati diffusi per replicare alle recenti affermazioni del ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che in occasione del Meeting CL di Rimini ha duramente criticato la gestione dei rifiuti nella capitale. Secondo Clini, in particolare, il livello di differenziata raggiunto a Roma «è più vicino al 21% che al 24%, e poi c'è la più grande discarica d'Europa che dovrebbe essere chiusa», in ogni caso molto lontano dal 65% cui puntano diverse città italiane.
Il riferimento è alla questione della discarica di Malagrotta, per la quale non si riesce a trovare un'alternativa, e alla mancata redazione di un piano cittadino per la riduzione dei rifiuti e l'aumento della differenziata. «Invece di fare un piano per la raccolta differenziata e accelerare procedure e adempimenti si sono inventati l'emergenza ambientale e hanno cominciato a cercare una nuova discarica – ha detto Clini - Per cui dal marzo del 2011 le amministrazioni locali hanno speso tutte le risorse politiche, economiche e tecniche per cercare una nuova discarica anziché fare tutto quello che fanno le grandi capitali europee: differenziare e riciclare. Speriamo che da qui a due anni la situazione di Roma possa migliorare».