Piano di qualità dell’aria: il Tar lo chiede entro 60 giorni alla Regione Lombardia
Accolto parzialmente il ricorso dell’associazione Genitori Antismog. Il Tar detta i tempi alla Regione per adeguarsi con l’approvazione definitiva del Piano anti-inquinamento. Dopo la bocciatura dell’Unione Europea, un ritardo non più accettabile anche per la Giustizia Amministrativa
05 September, 2012
Su inquinamento atmosferico e programmazione della qualità dell’aria, arriva un nuovo diktat alla Regione Lombardia da parte del Tar che, accogliendo parzialmente un ricorso presentato da Genitori Antismog, ha intimato alla Regione l’approvazione «in tempi brevissimi» del nuovo Piano degli interventi per la qualità dell'aria (Pria).
Come si evince anche dal sito di Regione Lombardia, è ancora in corso infatti la formulazione del PRIA – Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria - che "costituirà il nuovo strumento di pianificazione e programmazione per Regione Lombardia in materia di qualità dell’aria. Lo strumento specifico mirato a prevenire l’inquinamento atmosferico e a ridurre le emissioni a tutela della salute e dell’ambiente".
Ora la Regione ha 60 giorni di tempo per aggiornare il precedente Piano scaduto, integrare gli atti e riparare alla procedura d'infrazione comunitaria. L’ordinanza del Tar è stata notificata alla Regione Lombardia.
Infatti le «misure transitorie» per contrastare l'inquinamento a livello regionale sono ancora ferme al quinquennio 2005-2010 e non rispettano né i vincoli comunitari, né quelli previsti dalla normativa interna.