Verso il 14 ottobre: che rapporto tra città pedonale e ciclabile."A ognuno il suo spazio, e spazi comuni..." | Ecochat fra Federterk e FIAB
Un pedone è un ciclista che ha parcheggiato la bici? Il Presidente di Federtrek Paolo Piacentini - promotore della Giornata Nazionale del Camminare del 14 ottobre - e il Presidente FIAB Antonio Dalla Venezia messi in dialogo (via chat) da Ecodallecittà. Che rappporto c’è fra pedoni e biciclette in città? Una città a misura di bicicletta è una città a misura di pedone? E ancora, il 14 ottobre anche i ciclisti scenderanno dalla bici per aderire alla manifestazione?
06 September, 2012
In chat:
Paolo Piacentini, Presidente Federtrek – Escursionismo e Ambiente
Antonio Dalla Venezia, Presidente FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
Modera Paolo Hutter, Direttore di Eco dalle Città
Paolo Hutter: Che rapporto c’è oggi fra il camminare e l’andare in bici, in città?
Paolo Piacentini: beh, intanto bisogna premettere che il camminare in città si sta diffondendo soprattutto come modalità "sportiva": sempre più persone la mattina dedicano una mezz'ora o anche di più alla camminata veloce , soprattutto perchè sempre più medici consigliano questo tipo di attività....Forse meno diffusa è ancora la modalità del camminare inteso come mobilità sostenibile, però anche qui stiamo assistendo ad un cambiamento di rotta. E’ proprio su questo punto che stiamo lavorando, anche attraverso la Giornata Nazionale del Camminare. Dobbiamo cercare di far crescere la consapevolezza che camminare negli spostamenti brevi di 3 o 4 km è davvero un ottimo beneficio.
Antonio Dalla Venezia: dal mio punto di vista, un problema che rilevo è che mancano i parametri di riferimento per misurare la percentuale degli spostamenti a piedi rispetto al totale degli spostamenti; alcune statistiche non li considerano proprio, altri considerano solo gli spostamenti superiori ai 500 metri... in pratica oggi non sappiamo da quale punto partiamo e quindi non abbiamo la percezione dei cambiamenti di tendenza e dei passi avanti (o indietro). Il rapporto tra pedoni e ciclisti urbani non può e non deve essere conflittuale.
Paolo Piacentini: il fatto che le statistiche e i metodi di misurazione degli spostamenti a piedi siano così poco chiare è emblematico di quanta poca attenzione si ponga all'idea stessa del camminare. I camminatori secondo le nostre percezioni - e anche analizzando alcune situazioni campione - sono in aumento, ma il problema è che questi spostamenti sono di tipologie molto differenti l’una dall’altra e sicuramente, almeno per adesso, non sono frequenti per distanze di qualche km. I tre o quattro km di cui parlavo prima, quelli raccomandati dall'OMS, sono ancora visti come una cosa da marziani... eppure perfino Google Maps indica una velocità media di 4,8 km orari a piedi. In merito al rapporto tra ciclisti e pedoni concordo pienamente: conflitto non deve assolutamente esserci, ma c’è ancora del lavoro culturale da fare... in alcune città purtroppo avvengono episodi poco simpatici....A questo proposito, ho apprezzato particolarmente il fatto che la petizione per la campagna #30elode lanciata in questi giorni da "Salvaciclisti" inizi proprio con la tutela dei pedoni.
Antonio Dalla Venezia: sono d'accordo, e come FIAB stiamo preparando un dossier proprio su questo tema: zone 30, moderazione del traffcio, strade residenziali, un approccio che può aiutare a comporre un clima distensivo tra bici e pedoni. Del resto l'obiettivo condiviso dovrebbe essere proprio l'aumento della sicurezza e la diminuzione del numero delle auto, o perlomeno degli spostamenti in auto nelle città.
Paolo Hutter: per rendere ciclabile una città c’è bisogno di ridurre lo spazio alle auto; per una città “pedonabile” invece bastano i marciapiedi?
Paolo Piacentini: certo, una città a misura di pedone ha bisogno di meno interventi strutturali, per quanto le zone 30 permetterebbero un'ottima promiscuità delle varie forme di "mobilità dolce"...ecco la chiave di volta che può unire pedoni e ciclisti: attivare politiche per la mobilità dolce e lavorare a ridisegnare la città a misura di bambino...come nell’idea di Tonucci, ricordate?
Antonio Dalla Venezia: quoto! Dobbiamo passare da una visione di città per categorie ad una città per tutti. Ford diceva che un pedone è un cittadino che ha parchegiato l'auto...Noi diciamo che un pedone è un cittadino che ha scelto di non usare l'auto.
Paolo Hutter: FIAB è stata coinvolta nella Giornata Nazionale del Camminare del 14 ottobre?
Antonio Dalla Venezia: ancora no, ma...
Paolo Piacentini: sarebbe stupendo caro Antonio se riuscissimo a coinvolgere il mondo dei ciclisti, chiedendo loro se per un giorno potessero muoversi a piedi!
Antonio Dalla Venezia: chi usa la bici quando parcheggia diventa unn pedone e viceversa quindi non vedo la differenza.
Paolo Piacentini: un’ intermodalità bici + piedi sarebbe un segnale straordinario. Potremmo dire che in una carta degli intenti della mobilità dolce la scala delle priorità dovrebbe essere proprio questa: piedi + bici... Ovviamente la nostra prospettiva è quella di arrivare a città pedonali-ciclabili senza auto private, e con mezzi pubblici idonei ad ospitate la bici, sempre... Per la Giornata del 14 la FIAB potrebbe scrivere una lettera a noi di Federtrek dicendo che per quella giornata sosterrà il mondo dei camminatori...
Antonio Dalla Venezia: sicuro!
Paolo Piacentini: abbiamo molte cose in programma. A Roma stiamo chiedendo addirittura Piazza del Popolo perché ci saranno varie escursioni dalla periferia al centro, e stiamo chiedendo ai gruppi di ciclisti romani di unirsi a noi per dire che in quel giorno l'auto deve rimanere ferma; abbiamo anche girato uno spot con due attori professionisti proprio per pubblicizzare la Giornata del Camminare, è molto simpatico.
Paolo Hutter: concretamente, che cosa rivendica la Giornata Nazionale del Camminare?
Paolo Piacentini: la Giornata del Camminare sostiene che le città debbano essere sempre più "camminabili" come dicono anche alla UISP di Pisa (Unione Italiana Sport per Tutti), che ci ha chiesto di organizzare un convegno internazionale a novembre per presentare un interessante progetto pilota che favorisce la pedonalizzazione. Con la Giornata del 14 ottobre chiediamo che i percorsi pedonali siano tracciati come fossero dei sentieri esterni alla città, per dar modo anche ai turisti di muoversi a passo lento e godere meglio di quello che offrono i nostri meravigliosi centri storici; chiedimao anche che i Piani Urbani della Mobilità Sostenibile tengano conto, come accade in Inghilterra, dei dati dell'OMS, gli stessi che presenteremo nel convegno nazionale di Bologna, il 13 ottobre.
Antonio Dalla Venezia: bici e pedoni vanno a braccetto; la questione della moderazione del traffico è prioritaria per entrambi, così come una rete di itinerari pedonali che siano distinti da quelli degli altri utenti: basta con le piste ciclopedonali in centro città! L'obiettivo deve essere quello della riduzione dell'uso dell'auto attraverso interventi che migliorino davvero la fruibilità delle città per gli utenti non motorizzati.
Paolo Hutter: in che senso “basta con le piste ciclopedonali”?
Antonio Dalla Venezia: voglio dire che ognuno deve avere il proprio spazio, e se non c'è spazio per tutti bisogna fare degli interventi di moderazione sul modello tedesco e francese; bisogna poter arrivare ad una condivisione sicura degli spazi stadali, anche con delle zone 30.
Paolo Hutter: che altro c’è in programma per il 14 ottobre?
Paolo Piacentini: a Firenze ci saranno molte iniziative di camminate, organizzate anche dal CRAL del Comune; a Roma avremo una grande manifestazione “a raggera”, a Milano ci sarà il blocco delle auto, a Bologna c'è tutto il gruppo di Bologna pedonale, che organizzerà varie iniziative proposte da tante associazioni... ma vi daremo aggiornamenti al più presto, perché stanno arrivando nuove adesioni proprio in questi giorni!