Monti dell’Ortaccio provvisoria? Intanto è pronto un contratto Ama-Colari di 10 anni
Suscitano polemiche i dettagli dell'intesa: si tratta di un accordo da 50 milioni di euro all'anno. In consiglio comunale maggioranza e opposizione chiede la rimozione dell'Ad Cappello. E ci si chiede perché non sfruttare quei soldi per nuovi impianti di Tmb
17 September, 2012
Se non ce ne fossero state abbastanza negli ultimi 12 mesi, di bufere l’emergenza rifiuti romana ne vede ormai una al giorno praticamente. E ora è l’Ama a finire nell’occhio del ciclone: l’azienda che si occupa di immondizia nella Capitale avrebbe pronto un accordo di massima con Colari da discutere nel prossimo cda, fissato per il 28 novembre. Il problema però è che i termini dell’accordo in parte si conoscono già, e ciò ha fatto infuriare giunta e consiglio comunale, oltre ovviamente lo stesso sindaco Alemanno. Il contratto Rifiuti, bufera sull'accordo Ama-Colari: contratto di 10 anni per 500 milioni prevedrebbe il trattamento nell'impianto di Tmb (Trattamento Meccanico Biologico) di Malagrotta, 450 mila tonnellate all'anno di rifiuti, per un importo di circa 45 milioni all'anno, pari a 450 milioni in 10 anni, senza una gara pubblica e con un prezzo indefinito, poiché la Colari ha contestato la tariffa stabilita dalla Regione di 99 euro alla tonnellata.
Queste le indiscrezioni circolate nei giornali già dal week end, anche grazie alla denuncia del vice-presidente della Commissione ambiente Athos De Luca. Da Ama e Colari né conferme né smentite. Ma lo stesso Alemanno, che stamattina aveva fissato un incontro con l’Ad di ama Salvatore Cappello, è contrario alla cosa. “Voglio esaminare bene le carte, ma durata e costo sono inaccettabili” – ha rimaracato. “Noi abbiamo bisogno di Colari per il trattamento dei rifiuti destinati alla discarica, ma non a queste condizioni”. E sulla graticola ora pare esserci finito proprio l’Ad di Ama: Udc e buona parte del consiglio chiedono la sua rimozione. L’incarico di Cappello sembra ora traballare: c’è già chi ipotizza una soluzione interna all’azienda (le cui quote sono per il 100% di proprietà del Campidoglio). Gli interrogativi che tutti si pongono sono questi: se i termini dell’accordo risultano tali, non è una barzelletta definire temporanea la scelta di Monti dell’Ortaccio? E visto che i Tmb ora sono 4, due di Colari e due di Ama, quei 450 milioni di cui si parla non potrebbero essere sfruttati dalla stessa ama per costruirne degli altri oltre a quelli di Rocca Cencia e Salario? A queste domande qualcuno dovrà rispondere.