Energia: il WWF presenta la sua roadmap al 2050 per ridurre consumi ed emissioni
L'associazione ambientalista ha presentato al ministro Clini un dossier realizzato dalla società di consulenza REF –E. Il documento contiene tutte le proposte del WWF in materia energetica di qui al 2050, dalla riduzione dei consumi allo sviluppo delle fonti rinnovabili
27 September, 2012
Una proposta di restyling dei mercati energetici italiani che punti al taglio delle emissioni e alla tutela del clima, ma anche alla crescita economica e alla difesa dei posti di lavoro. È il contenuto, in linea con la Roadmap energetica dell'Ue al 2050, del dossier “Obiettivo 2050 - Per una roadmap energetica al 2050: rinnovabili, efficienza, decarbonizzazione”, realizzato dalla società di consulenza REF –E, (Economics Engineering Energy Environment) su mandato del WWF e presentato al ministro dell'Ambiente Corrado Clini dalla stessa associazione ambientalista (vedi allegato).
Per prima cosa, l'associazione propone di puntare sull’efficienza energetica, diminuendo i consumi del 40% al 2050 (rispetto ai livelli del 2010), introducendo un obiettivo vincolante di riduzione in termini assoluti. La strategia del WWF prevede anche di aumentare fortemente il peso dell'elettrico nel comparto industria e trasporti e di raggiungere il 100% di fonti rinnovabili nel settore della produzione di energia elettrica. Tra gli strumenti concreti proposti dal Panda, una fiscalità “taglia-emissioni” che regoli, ad esempio, l’Imu sulla base della classe energetica della casa, il bollo dell’auto sulle emissioni inquinanti anziché sui kW del veicolo e che sostituisca l’Iva sui prodotti con l’Imposta di carbonio emesso (Ice), ovvero la tassa sulle emissioni di CO2 nelle varie fasi del processo produttivo.
Nei prossimi giorni, il dossier commissionato dal WWF sarà consegnato anche al ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e al sottosegretario con delega all’Energia Claudio De Vincenti, anche approfittando del dibattito in corso sulla nuova Strategia energetica nazionale. «La roadmap 2050 nasce dalla consapevolezza che la crisi climatica rischia di travolgere il Pianeta come lo conosciamo – ha detto Stefano Leoni, presidente del WWF Italia - I rimandi alle responsabilità altrui non funzionano più, ognuno deve fare la propria parte. Siamo anche coscienti dei forti problemi di sicurezza energetica per l’Europa e per l’Italia in particolare. Questi due aspetti rendono quella tracciata dalla roadmap una strada obbligata».
Tornando allo scenario energetico indicato dal WWF Italia fino al 2050, esso individua nel 2030 una tappa fondamentale, con target specifici, in grado di creare i presupposti per realizzare poi i risultati del 2050. Dal punto di vista dell’efficienza energetica, la roadmap prevede entro il 2050 la riduzione dei consumi energetici del 40% rispetto a quelli del 2010 con due tappe intermedie: - 5% al 2020 e -16% al 2030. Le percentuali, precisa l'associazione, vanno intese in termini assoluti e non relativi, come prevede l’attuale normativa. In pratica, il Panda propone una diminuzione annua dei consumi dello 0,5% fino al 2020 e dell’1,2% nel periodo 2020 – 2030. Per quanto riguarda invece il mix energetico, il WWF suggerisce di aumentare la quota elettrica, partendo dall’attuale 20% per arrivare, con un incremento annuo dello 0,7% , al 28% nel 2030 e al 43% nel 2050, il 30% in più rispetto al 2010. Un cambiamento che dovrebbe coinvolgere trasporti, industria e abitazioni.
Quanto alle rinnovabili, infine, gli ambientalisti chiedono di puntare al 100% di energia verde nel settore della produzione di elettricità, partendo dal 25% del 2010. Questa operazione, chiarisce il WWF, comporterebbe investimenti che vanno dai 7 ai 9 miliardi di euro l’anno nel periodo 2020-2050, corrispondenti allo 0,5% del Pil, assicurando un taglio delle emissioni di CO2 del settore termoelettrico del 97% al 2050, rispetto ai livelli del 1990. Si tratterebbe, spiega l'associazione, di seguire l'esempio di Germania e Regno Unito, che hanno già avviato un percorso di lungo termine in linea con la tabella di marcia dell’Unione Europea (Roadmap 2050) che mira all’80-95% in meno di emissioni inquinanti entro il 2050.
«La roadmap 2050 è anche una risposta all’uscita dalla crisi – aggiunge Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed energia del WWF Italia - Stranamente nel dibattito nazionale non si dice mai che il solo settore fotovoltaico nel 2011 ha creato oltre 60.000 posti di lavoro».