Misure antismog Lombardia: vertice in Regione con Comuni milanesi e lombardi
Proposta l'estensione del divieto di circolazione dei mezzi più inquinanti (Euro 0 benzina e diesel, Euro 1 e 2 diesel) a 361 nuovi Comuni appartenenti all'ex area critica A2, il rafforzamento dei controlli e l'individuazione di una data precisa per il fermo dei diesel Euro 3. Presenti al Vertice Aria regionale sindaci e assessori comunali e provinciali, Pierfrancesco Maran (Comune di Milano) e Cristina Stancari (Provincia di Milano)
09 October, 2012
Nel Vertice Aria del pomeriggio di lunedì 8 ottobre in Regione Lombardia, l’assessore Raimondi ha anticipato i provvedimenti invernali che dovrebbero scattare dal 15 ottobre. Tema principale l’allargamento da 209 a 570 Comuni (ex aree critiche A1 e A2) della zona a traffico limitato per i mezzi più inquinanti, rispettivamente gli Euro zero a benzina e gli Euro uno e due con motore diesel, portando a quasi 700.000 i veicoli fermati per 6 mesi nel periodo compreso tra il 15 ottobre e il 15 aprile, dalle ore 7.30 alle 19.30.
Ad oggi il fermo coinvolge la cosiddetta "area critica ex A1" (solo 209 Comuni), coinvolgendo 447.000 autoveicoli. La limitazione proposta ne coinvolgerebbe altri 361 dell'ex area A2 e porterebbe a eliminare dalle strade altri 223.000 veicoli, per un totale di oltre 670.000 veicoli fermati, ai quali si aggiungono 174.000 moto. Oltre agli agglomerati delle province di Milano, Bergamo e Brescia, i blocchi verrebbero estesi a numerosi centri delle province di Como, Cremona, Lodi, Lecco, Monza e Brianza, Pavia e Varese.
Raimondi ha chiesto alle Province di farsi portavoce, assieme alla Regione stessa, della proposta di estensione dei fermi ai Comuni compresi nel loro territorio. "Auspico - ha detto - che in una quindicina di giorni le Province possano farci avere le risposte delle Amministrazioni comunali che hanno interpellato. In questo modo potremo avviare l'iter legislativo e procedere con le nuove norme entro l'inverno.
DIESEL EURO 3 - Meno netta la posizione della Regione sul blocco dei diesel Euro 3. "Non aderiamo alla proposta di bloccare i diesel Euro 3 in fasi emergenziali, perché è scientificamente provato che agire non strutturalmente non serve a nulla” ha detto Raimondi. “Oltretutto non è un'azione politicamente sostenibile in tempi così rapidi. Vogliamo però arrivare all'indicazione di una data precisa per il loro fermo".
Ad oggi circolerebbero ancora 500.000 diesel Euro 3 nell'area critica A (ex A1 + ex A2) e altri 400.000 in tutta la regione.
STRETTA DEI CONTROLLI, VETROFANIE - Raimondi ha anche spiegato che con la Direzione regionale Polizia locale si sta lavorando per far sedere allo stesso tavolo tutti i soggetti e gli Enti preposti ai controlli "in modo che siano definiti criteri e modalità più idonee, affinché questi siano realmente efficaci e possano quindi contribuire in modo sostanziale alla riduzione dell'inquinamento atmosferico".
Anche Raimondi, come Formigoni in mattinata, ha ricordato la necessità di arrivare ad un Piano aria nazionale. Così come, per la sperimentazione delle vetrofanie per il riconoscimento dei veicoli più inquinanti, Raimondi ha dichiarato che "L'esperienza tedesca dice che queste sono efficaci se regolate da norme statali. Per questo ci faremo carico di inserire anche questo tema all'interno delle richieste che vogliamo sottoporre al Governo nazionale".