"Operazione cieli bui": verso il decreto del governo per ridurre l'illuminazione pubblica. Il testo ufficioso
La "Legge stabilità" approvata dal governo prevede la successiva emanazione di un decreto "finalizzato alla razionalizzazione e all'ammodernamento dei sistemi di illuminazione pubblica". Il decreto, da attuarsi in tempi non ancora precisati, dovrà prevedere una serie di misure come lo spegnimento e l'affievolimento dei lampioni "almeno in alcune ore della notte e in determinate strade". È la prima volta
09 October, 2012
La scure del governo Monti, alla fine,mette in discussione anche l'illuminazione pubblica. La "Legge stabilita", licenziata del Consiglio dei ministri, include infatti una misura definita "Operazione cieli bui", che prevede un intervento di razionalizzazione e ammodernamento dell'illuminazione in ambienti pubblici «per finalità di contenimento della spesa e di risparmio energetico».
Il provvedimento stabilisce che, con decreto del presidente del Consiglio «su proposta del ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il ministro dello Sviluppo economico e delle infrastrutture, nonché con il ministro dell'Economia e delle finanze» vengano stabiliti, entro un limite di tempo non ancora chiarito, «standard tecnici di tali fonti di illuminazione e misure di moderazione del loro utilizzo».
Il testo approvato, che circola in maniera ufficiosa (per la versione definitiva bisognerà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ndr), indica già alcune delle misure che dovranno essere introdotte:
«a) spegnimento dell’illuminazione ovvero suo affievolimento, anche automatico, attraverso appositi dispositivi, durante tutte o parte delle ore notturne;
b) individuazione della rete viaria ovvero delle aree, urbane o extraurbane, o anche solo di loro porzioni, nelle quali sono adottate le misure dello spegnimento o dell’affievolimento dell’illuminazione, anche combinate fra loro;
c) individuazione dei tratti di rete viaria o di ambiente, urbano ed extraurbano, ovvero di specifici luoghi ed archi temporali, nei quali, invece, non trovano applicazione le misure sub b);
d) individuazione delle modalità di ammodernamento degli impianti o dispositivi di illuminazione, in modo da convergere, progressivamente e con sostituzioni tecnologiche, verso obiettivi di maggiore efficienza energetica dei diversi dispositivi di illuminazione».
L'attuazione del decreto "Cieli bui" dovrà prevedere anche il coinvolgimento degli enti locali. «Gli enti locali adeguano i loro ordinamenti sulla base delle disposizioni contenute nel decreto di cui al comma 1 - si legge nella bozza di ddl stabilità - Le medesime disposizioni valgono in ogni caso come principi di coordinamento della finanza pubblica nei riguardi delle Regioni, che provvedono ad adeguarvisi secondo i rispettivi ordinamenti».
L' Italia è in testa ai consumi europei di illuminazione pubblica. È anche la prima volta che un governo di un paese europeo vara - o almeno discute - un provvedimento che parla di riduzione della illuminazione e non solo di lampade a basso consumo.
Secondo quanto riferisce il Corriere della sera, e quanto svelato da Paolo Hutter su Eco dalle Città e sul Fatto Quotidiano, la decisione del governo di avviare una razionalizzazione dell'illuminazione pubblica sarebbe stata presa anche in seguito all'iniziativa dell'associazione CieloBuio, che qualche mese fa aveva scritto al premier Monti per proporre una spending review a carico delle luci stradali. «Il messaggio del gruppo CieloBuio fu uno dei primissimi ad arrivare sulla casella email del governo, che sollecitava suggerimenti dai cittadini sulla riduzione della spesa pubblica - scrive il quotidiano - E neanche sembrava avere troppo credito, tra gli addetti ai lavori, l’idea di spegnere o attenuare l’illuminazione pubblica di notte. Invece eccola, la norma "Cieli bui", inserita senza troppi indugi dall’esecutivo Monti nella bozza della legge di stabilità arrivata ieri sul tavolo del Consiglio dei ministri».
Illuminazione pubblica, il retroscena dell'annuncio del governo sulla riduzione. Ispirato da CieloBuio, ecco come - Articolo di Paolo Hutter per Il Fatto Quotidiano e per Eco dalle Città
Leggi l'intervista di Fabio Falchi, presidente di CieloBuio, all'Adnkronos