Strategia energetica nazionale, ecco il testo. Al via la consultazione pubblica
Passera e Monti hanno presentato l'attesissima Strategia energetica nazionale, che arriva a oltre 20 anni dal precedente Piano energetico. Riduzione delle emissioni, sviluppo delle rinnovabili e dell'efficienza, ma anche aumento delle estrazioni di gas e petrolio sono i principali punti del documento, che per un mese sarà aperto alla consultazione pubblica
16 October, 2012
A oltre vent’anni dall’ultimo Piano energetico nazionale, e dopo settimane di anticipazioni e rumors che avevano reso ancora più febbrile l'attesa degli addetti ai lavori, il governo ha varato la nuova Strategia energetica nazionale (Sen), avviando una consultazione pubblica per permettere a cittadini, associazioni e imprese di dire la propria. Lo ha comunicato, al termine del Consiglio dei ministri, il premier Mario Monti in persona (vedi video della conferenza stampa), sottolineando che «è la prima volta da 15 anni che l'Italia cerca una strategia complessiva». Ad illustrare i contenuti del provvedimento (vedi allegato) è stato il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera. Obiettivo prioritario della Strategia è quello di «far sì che l’energia non rappresenti più per il nostro Paese un fattore strutturale di svantaggio competitivo e di appesantimento del bilancio familiare», ma Passera ha rimarcato anche gli intenti ambientali del provvedimento, che individua nel 2020 l'orizzonte temporale di riferimento.
Gli obiettivi ambientali
Prima di tutto, la Sen prevede che le emissioni di gas serra vengano ridotte di circa il 19% rispetto ai livelli del 2005 (l'obiettivo nazionale assunto in sede comunitaria era invece del 18%, ndr). Per quanto riguarda invece le fonti rinnovabili, il target è quello di arrivare a un 20% di incidenza sui consumi finali lordi, e cioè sul totale in termini di elettricità, calore e trasporti. Il peso dell'energia verde dovrà inoltre raggiungere almeno il 23% sui consumi primari energetici, mentre l’incidenza dei combustibili fossili dovrà scendere dall’86 al 76%. Nel solo settore elettrico, infine, nel 2020 le rinnovabili dovrebbero riuscire a diventare, grazie agli indirizzi previsti dalla Strategia, la prima fonte del Paese, al pari o superando leggermente il gas, rappresentando il circa 36-38% dei consumi (rispetto al 23% del 2010).
Previsti inoltre degli obiettivi specifici in materia di risparmio energetico, e cioè la riduzione dei consumi primari di circa il 4% rispetto ai livelli del 2010, ovvero del 24% rispetto all’andamento inerziale al 2020. Sul fronte delle importazioni, il Governo punta a tagliare di circa 14 miliardi di euro all'anno della fattura energetica estera (che al momento ammonta a 62 miliardi, ndr), con la riduzione dall’84 al 67% della dipendenza dall’estero.
Target che avranno, sottolineano Monti e Passera, degli effetti importanti anche sul piano occupazionale e finanziario. Il Consiglio dei ministri, in particolare, stima che ci saranno 180 miliardi di euro di investimenti da qui al 2020, sia nei settori delle rinnovabili e dell'efficienza energetica che in quelli “tradizionali” (reti elettriche e gas, rigassificatori, stoccaggi, sviluppo idrocarburi). «Si tratta di investimenti privati – spiega ancora il governo - in parte supportati da incentivi, e previsti con ritorno economico positivo per il Paese».
Rinnovabili
A proposito di incentivi alle rinnovabili, si prevede, nel medio-lungo periodo, la «graduale riduzione degli incentivi - con un previsto annullamento, in particolare nel caso del fotovoltaico - e la completa integrazione con il mercato elettrico e con la rete». Il governo ha inoltre ribadito di voler puntare sulle rinnovabili termiche, attraverso l'avvio, che dovrebbe essere imminente, di un Conto energia dedicato, da affiancare al meccanismo dei Certificati bianchi e a misure di incentivazione dedicate soprattutto a teleriscaldamento e teleraffrescamento. Una particolare attenzione, inoltre, è stata annunciata per il recupero e la valorizzazione dei rifiuti.
Efficienza energetica
Per raggiungere gli obiettivi in materia di risparmio energetico, la Strategia energetica nazionale individua una serie di linee programmatiche:
- Il rafforzamento di standard minimi e normative, in particolare per quanto riguarda l’edilizia ed il settore dei trasporti.
- L’estensione nel tempo delle detrazioni fiscali, prevalentemente dedicate al settore delle ristrutturazioni civili, che andranno corrette per renderle più efficaci ed efficienti in termini di costo/beneficio.
- L’introduzione di incentivazione diretta per gli interventi della Pubblica amministrazione, impossibilitata ad accedere al meccanismo delle detrazioni e che intendiamo svolga un ruolo di esempio e guida per il resto dell’economia.
- Il rafforzamento degli obiettivi e dei meccanismi dei Certificati bianchi, prevalentemente dedicati ai settori industriale e dei servizi, ma rilevanti anche nei trasporti e nel residenziale, che avranno un ruolo fondamentale datele potenzialità dell’ambito di intervento e l’efficienza di costo che uno strumento di mercato come questo dovrebbe garantire.
Petrolio e gas
Al di là di efficienza e rinnovabili. Per affrancare l'Italia dalla dipendenza delle importazioni di energia la Sen prevede anche di sviluppare la produzione nazionale di idrocarburi, «ritornando sostanzialmente ai livelli degli anni Novanta». L'obiettivo generale è quello di soddisfare il 14% del fabbisogno totale di gas e petrolio con la produzione interna, anche attraverso la semplificazione delle procedure di autorizzazione alle trivellazioni. Il governo, in particolare, prevede di sostituire l'attuale sistema di 3 autorizzazioni distinte in un unico titolo abilitativo, in modo da accelerare l'iter per l'avvio delle trivellazioni.
Consultazione pubblica
Il documento, infine, prevede interventi di sviluppo a carico della rete elettrica nazionale, nonché il supporto alla realizzazione di gasdotti e altre infrastrutture di importazione del gas. Il ministero dello Sviluppo Economico ha annunciato che per un mese (fino al 15 novembre) sarà possibile partecipare alla consultazione pubblica sul testo della Sen. I commenti e le osservazioni possono essere inviati via mail all’indirizzo strategia.energetica@sviluppoeconomico.gov.it, oppure inseriti direttamente online nell'apposito form. L'obiettivo, spiega lo stesso ministero, è quello di «giungere entro circa due mesi alla definizione di obiettivi, scelte di fondo e azioni prioritarie quanto più possibile condivisi, nell’interesse generale del Paese».