Raccolta differenziata, a volte cala. Intervista a Paolo Foietta (presidente ATO-R)
In base ai dati dell'Osservatorio Rifiuti della Provincia la percentuale di raccolta differenziata a Torino nel primo semestre del 2012 è calata dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: dal 42,66% al 42,02%. Il presidente ATO-R Paolo Foietta ad Eco dalle Città: «Laddove non viene mantenuta alta l'attenzione attraverso la comunicazione la percentuale di raccolta differenziata è destinata a calare»
18 October, 2012
Andando ad analizzare i dati provinciali di Torino sulla raccolta differenziata consorzio per consorzio, si scopre che nel capoluogo piemontese la percentuale è scesa dal 42,66% di rifiuti raccolti separatamente tra gennaio e giugno 2011 al 42,02% dei primi sei mesi di quest'anno. In provincia di Torino la raccolta perde inoltre terreno nei bacini Canavesano CCA (da 54,88% a 54,07%) e nel pinerolese ACEA, dove l'arretramento è di ben 3 punti percentuali (da 57,29% a 54,32%). Tuttavia se prendiamo l'intero territorio provinciale la RD è cresciuta lievemente (da 50,13% a 50,45%). Ma come mai è diminuita la percentuale di raccolta differenziata nei primi sei mesi dell'anno? Sull'argomento Eco dalle Città ha intervistato Paolo Foietta, presidente di ATO-R:
Come mai diminuisce la percentuale di raccolta differenziata?
Non mi stupisce, sono al corrente della situazione. Si tratta di un fattore fisiologico. Gli incrementi della raccolta differenziata non si possono dare per scontati. E' difficile crescere ma è anche facile decrescere. Bisogna mantenere alta l'attenzione. Laddove non viene mantenuta alta l'attenzione attraverso la comunicazione la percentuale di raccolta differenziata è destinata a calare. Proprio per questo la Provincia di Torino ha deciso di avviare la nuova campagna di comunicazione sulla raccolta differenziata.
Tra il 2011 e il 2010 avevamo già avuto dei segnali rispetto al calo della raccolta differenziata: era successo a Settimo (-4%) e in alcuni quartieri di Torino. Quindi il tema è quello di insistere con la comunicazione. E' stato fatto poco in questo senso. Una volta avviato un nuovo sistema di raccolta porta a porta, per esempio, il convincimento iniziale tende a scendere se non viene rinforzato e questo accade ancor di più in questo periodo di crisi generale che influenza anche la parte emozionale.
Cosa fare?
Bisogna inventare un sistema premiante rispetto alla raccolta rifiuti laddove sia possibile. Questo diventa un percorso obbligato in parallelo alla diffusione del sistema di raccolta porta a porta. Allo stesso tempo bisogna puntare prima sull'aspetto motivazionale altrimenti in un attimo si rischiamo veder vanificati i risultati raggiunti. Questo va fatto anche in un periodo di ristrettezze economiche come questo.
Ma viste le ristrettezze economiche, alcune amministrazioni dovendo tagliare hanno optato per ridurre la comunicazione...
Ci sono soluzioni che possono essere meno costose dei volantini o dei manifesti, faccio l'esempio della pubblicità sui cassonetti. Si può usare inoltre in modo mirato la comunicazione fatta dai giornali: un esempio sono le campagne che premiano i Comuni virtuosi sul tema rifiuti; questo tipo di premi giocano inoltre un ruolo molto utile sulla parte motivazionale dei cittadini