Dopo novembre a piedi in febbraio, il blocco in versione soft
- da La Repubblica di domenica 21 ottobre 2012
23 October, 2012
Ilaria Carra
DUE esordi, febbraio e giugno. E una versione ridotta del blocco — più corta come orari o più piccola come estensione, va ancora deciso — , da giocare come carta quando fa più freddo per non colpire troppo la città. Il Comune punta ancora sulle sue “domeniche a spasso”, marchio di fabbrica della giunta Pisapia e sostenuta più come misura d’educazione alla città che antismog. La fase due dell’operazione tutti a piedi è quasi pronta.
L’amministrazione investe nel rilancio dell’iniziativa verde- arancione. Finora, nelle sette edizioni, la stagione dei blocchi includeva solo i mesi primaverili di marzo, aprile e maggio, più settembre e ottobre in autunno. Ora l’intenzione della giunta, per il 2013, è di aggiungere due nuove edizioni: una versione integrale a giugno e una ridotta a febbraio, quando farà ancora troppo freddo per chiudere le strade ai motori in città. Ed è proprio di questa miniedizione che si devono ancora decidere le modalità. Venerdì, nel corso della prossima giunta, sarà il giorno giusto: in questa sede si dovranno sciogliere anzitutto i nodi della sorte del blocco del traffico a novembre, in calendario per il 18. Sarà la prima domenica “corta”,
nonostante i lavoratori del trasporto pubblico siano stati precettati ed è quasi escluso quindi che due giorni prima, il 16, andrà in scena lo sciopero nazionale dei mezzi pubblici: una vicinanza di tempi che aveva spinto il Comune a ragionare su un’ipotetica cancellazione dell’evento, per non creare troppi guai ai milanesi. Ma oggi il blocco del 18 è confermato, resta solo da decidere come ridimensionarlo.
Due le possibilità: bloccare i veicoli sempre dalle 10 alle 18 ma solo nella Cerchia dei Bastioni, durante la settimana sottoposta al pedaggio di Area C, o mantenere il fermo in tutta la città ma dimezzando gli orari dei divieti. L’assessore all’Ambiente e Mobilità, Pierfrancesco Maran: propende per un restringimento della zona: «Quando fa così freddo credo sia meglio limitare il blocco solo
al centro — afferma — è qui che i mezzi pubblici sono più capillari e non si creano troppi disagi alle persone. Anche potenziati, in periferia gli autobus passano ogni dieci minuti e la gente risente di più del divieto di usare l’auto». Sponsorizza invece la riduzione della fascia oraria la sua collega al Tempo libero, Chiara Bisconti, grande fan della filosofia della domenica a spasso: «Credo sia meglio una versione
estesa a tutta la città ma ridotta solo di orario — sostiene l’assessore — stiamo valutando ma dalle 12 alle 16 può essere un’opzione valida». Si vedrà.
Blocchi a parte, in città è tornato a salire lo smog con il Pm10 oltre i limiti anche dopo l’accensione dei riscaldamenti. Venerdì i valori nella centralina di Città Studi hanno raggiunto i 60 microgrammi per metro cubo d’aria contro i 50 di soglia. E le
previsioni per i prossimi giorni non lasciano ben sperare: fino a metà della prossima settimana l’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, ritiene molto probabile un accumulo di inquinanti. La sequenza di giorni fuorilegge potrebbe crescere. A fine mese è convocata in Provincia la cabina di regia dei sindaci dell’hinterland per valutare la strategia antismog.