Automobile Club: “Continuano a non capire che non si può più dare la colpa solo alle auto”
- da La Stampa del 31.10.2012
31 October, 2012
Emanuela Minucci
Aveva chiesto giorni fa un incontro al sindaco Fassino e lui aveva già fissato la data. Poi il presidente dell’Aci Piergiorgio Re non ha potuto - per cause di forza maggiore - vedere il primo cittadino, ma si darà da fare per riparare quanto prima: «Anche perché dobbiamo parlare di smog prima che la giunta vari questo piano - dice Re - e la nostra associazione dovrebbe essere fra quelle che si sentono per prime perché ha pieno titolo per dire la propria».
Re è completamente in disaccordo con il progetto di dare una nuova stretta alle automobili (quel blocco degli Euro 3 diesel di cui parla Lavolta) «anche perché bisogna capire una volta per tutte che il vero responsabile dello smog non è il traffico privato, ma il riscaldamento».
Vecchio tormentone dell’Aci, si dirà. Ma Piergiorgio Re stavolta ha un asso nella manica: «Mi sono fatto dare dall’Arpa i dati dal 1° gennaio a oggi spiega Re - e vuole saperne una bella? Non abbiamo avuto finora nemmeno uno sforamento. Questo che cosa significa secondo voi? Che siamo andati a piedi tutto l’anno?».
È in forma il presidente dell’Aci, stavolta potrà dimostrare che, dati alla mano, «non solo diventa poco etico fermare un terzo del parco auto circolante penalizzando i meno abbienti, ma soprattutto è completamente inutile».
Piergiorgio Re si sofferma sull’aspetto sociale del provvedimento: «Ci ha già pensato il costo della benzina a dimezzare il parco auto circolante: ogni giorno vediamo sempre più persone costrette a muoversi con mezzi alternativi: vogliamo uccidere anche il commercio? Il centro città è già deserto perché continuare a rendere ancora più inaccessibile una Ztl che si presenta già deserta di per sé?».
Il presidente dell’Aci si augura che Piero Fassino possa incontrarlo prima di varare il nuovo piano anti-smog. O comunque che l’assessore Lavolta gli mostri i dati dell’Arpa.
"Piergiorgio Re Presidente dell’Aci"