Puglia, raccolta dell’umido: a settembre 21 comuni fanno meglio di Bari
Impianto di compostaggio di Modugno. Nel mese di settembre sono 21 i comuni che fanno meglio di Bari che raccoglie solo 80 tonnellate. Grazie alla raccolta porta a porta (senza temere le soglie di impurità al 3%) primeggia Andria (con 878 tonnellate), seguita da Brindisi (327), Rutigliano (222), Molfetta (222), Canosa di Puglia (214), Mola di Bari (204), Fasano (193,5), Ceglie Messapica (121), Barletta (119), Francavilla Fontana (105). In termini procapite ogni barese raccoglie in un mese appena 250 grammi di umido
01 November, 2012
I problemi sollevati dall’Amiu relativamente alle soglie di impurità della frazione umida non coinvolgono, secondo i dati, gli altri 24 comuni che conferiscono presso l’impianto di compostaggio di Modugno. Le soglie di impurità al 3% nel mese di settembre non hanno fermato, ad esempio, il comune di Andria che ha portato alla Tersan di Modugno all’incirca 878 tonnellate di organico, con soglie vicine al 2% di impurità, a fronte delle sole 80 tonnellate raccolte nel comune di Bari (di cui 4,7 nel punto ecologico del quartiere Poggiofranco-San Pasquale). Fa meglio di Bari anche la città di Brindisi (con 327 tonnellate), Rutigliano (222), Molfetta (222), Canosa di Puglia (214), Mola di Bari (204), Fasano (193,5), Ceglie Messapica (121), Barletta (119), Francavilla Fontana (105). In molti di questi centri si effettua il porta a porta di tipo domiciliare.
Eppure, secondo l’Amiu, la raccolta dell’organico nel Comune di Bari, che potrebbe garantire il raggiungimento in tempi brevi di almeno il 40-45% di raccolta differenziata, è resa impossibile dalle forti restrizioni indicate dall’impianto di compostaggio Tersan di Modugno. Questo è quello che emerge dalla nota tecnica inviata dall’Amiu di Bari all’impianto di compostaggio. “L’umido e il rifiuto verde raccolto deve avere delle soglie di impurità non superiori al 3%, mentre la legge regionale - fa notare Amiu - indica una media annuale del 7% a fini di premialità per l’ecotassa”. Inoltre sono pesantissime, per l’Amiu di Bari, le penali inflitte ai comuni, fino a 300 euro per ogni carico respinto. “Si può ben comprendere – si legge nella nota tecnica dell’Amiu – quindi, come a fronte del rischio di pagare € 300 per ciascun conferimento respinto con impurità superiore alla soglia del 3% (cui bisogna aggiungere i costi di trasporto A/R dall’impianto) Amiu Spa (come qualsiasi altro soggetto pubblico che deve evitare spese inutili a carico dei cittadini) ritenga prudenzialmente di avviare i carichi incerti al trattamento di biostabilizzazione come indifferenziato”.
Dura la risposta dell’impianto Tersan. “Si tratta – si legge nella nota tecnica di risposta – solo di mancata volontà a promuovere una seria raccolta differenziata”. La Tersan chiarisce che le analisi merceologiche non vengono effettuate facendo “una rapida ispezione visiva, ma sono il risultato di una caratterizzazione accurata svolta in presenza di un chimico e di un responsabile Amiu”, i quali, alla luce dei risultati ottenuti verbalizzano le proprie opinioni.
Eco dalle Città ha dunque contattato l’azienda Tersan di Modugno chiedendo dei confronti con altre città capoluogo e altri comuni pugliesi, per poter comprendere se il problema è circoscritto al comune di Bari oppure è esteso ad altre realtà cittadine.
L’azienda Tersan ha inviato a Eco dalle Città i dati di settembre 2012: è il riepilogo giornaliero relativo ai conferimenti di settembre 2012 da parte di tutti quei comuni pugliesi che effettuano la raccolta dell’umido e che inviano i propri carichi all’impianto di compostaggio (frazione organica umida raccolta e recupero della frazione umida proveniente dai mercati con codice CER 20.01.08 e 20.03.02). I dati, elaborati da Eco dalle Città, non erano un mistero. Sono pubblici, e corrispondono a quelli già visualizzabili nel sito della regione Puglia. E’ bastato fare alcuni confronti.
Le differenze più significative emergono in termini procapite. Il podio spetta a Rutigliano, Andria e Mola di Bari. Ma ci sono ben 21 comuni che fanno meglio di Bari, molto probabilmente perché serviti da un sistema di raccolta porta a porta.
Rutigliano (18.000 abitanti, 79% di RD) in un mese ha mediamente raccolto 12 chili di umido per ogni abitante, Andria (100.086 abitanti, 68% di RD) 8,7 kg/ab, Mola di Bari (26.348 abitanti, 53% di RD) 7,7 kg/ab; Canosa di Puglia (31.115 abitanti) 6,8 kg/ab; Cellamare (5.812 abitanti) 6,6 kg/ab forte di un 80% di RD; Ceglie Messapica (20.690 abitanti) 5,8 kg/ab con il 48% di RD; Fasano (38.657 abitanti) 5 kg/ab. Seguono poi Latiano, Torre Santa Susanna, Molfetta, Brindisi, Francavilla Fontana, Leverano, Veglie, Ostuni (area ecologica), Polignano a mare, Bitonto, Barletta (centro di raccolta), Minervino Murge, Asipu Corato (centro di raccolta), Bisceglie.
A Bari (320.000 abitanti), invece, il risultato è esiguo nonostante la vicinanza chilometrica: solo 250 grammi di organico pro-capite, che scendono a 190 nei quartieri di Poggiofranco-San Pasquale (25.000 abitanti), dove è attiva una raccolta differenziata porta a porta condominiale ma che è diventata mista stradale nel tempo con la collocazione dei bidoni della raccolta differenziata per strada.