Milano: per un giorno capitale dell'acqua
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas, che da un anno circa si occupa anche di risorse idriche, ha chiamato a raccolta gli operatori del settore, per un confronto e per dettare le condizioni del nuovo sistema tariffario
03 December, 2012
Si è svolta oggi a Milano la Conferenza nazionale sulla regolazione dei servizi idrici. Si è trattato del primo appuntamento del genere organizzato dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas (Aeeg), che in base alla legge 214 dello scorso anno si occupa di regolazione e vigilanza in materia di risorse idriche. L'appuntamento milanese è servito per un confronto con tutti i soggetti che operano nel settore: ambiti territoriali ottimali, autorità di bacino, associazioni di comuni, di consumatori, sindacati, operatori istituzionali. Il presidente dell'Autorità, Guido Bortoni (foto), nella sua lunga relazione, ha parlato del ruolo dell'Aeeg che "con la sua azione potrebbe contribuire a risollevare un settore in difficoltà. Un settore che ha bisogno di assicurare livelli di qualità del servizio e di rispetto dell'ambiente". All'Autorità è stato affidato il compito di strutturare e regolare il nuovo sistema di tariffe. "Nostro compito è evitare di sprecare risorse economiche - ha detto Bortoni - in un contesto produttivo che sconta gravi e storiche criticità: dalla mancanza di informazioni certe e attendibili sulla consistenza delle infrastrutture idriche alla loro vetustà, dal loro stato funzionale ai costi storici e di manutenzione. Una situazione che rende difficile costruire un sistema di corrispettivi equi e applicare, con la regolazione tariffaria, funzioni di stimolo agli investimenti e di recupero di efficienza". E' stato proprio il tema degli investimenti ad appassionare i presenti alla Conferenza: si stima infatti un fabbisogno di oltre 65 miliardi di euro per i prossimi 30 anni. Non investire nel settore significa anche incorrere nelle sanzioni dell'Unione europea per le numerose infrazioni del nostro Paese in materia di corretta depurazione delle acque. "Occorre procedere celermente negli investimenti - ha continuato il presidente - a partire da quelli aventi carattere di criticità e di indifferibilità, come gli impianti di depurazione e quelli necessari per riportare le caratteristiche di qualità negli standard europei, nonché quelli climatici". Il presidente di Aeeg ha inoltre affermato che "la regolazione tariffaria dell'Autorità sarà orientata a promuovere gli investimenti e a riconoscerne i costi solo dopo la realizzazione delle opere, ma ciò avverrà attraverso un percorso graduale". Bortoni ha più volte riconosciuto l'importanza nel dibattito dell'esito referendario: "Dobbiamo tenere conto dell'elevato contenuto sociale del servizio idrico, essenziale e non sostituibile, che preveda articolazioni tariffarie e specifiche forme di agevolazione a tutela delle famiglie e delle fasce sociali più bisognose". La giornata milanese si è trasformata in un'occasione di partecipazione attiva da parte di un grande numero di operatori del settore. Ma per il presidente dell'Autorità si è trattato di una prima e non unica occasione di confronto. “Vorremmo andare oltre - ha affermato Bortoni - e includere in questo processo anche il parere degli utenti finali, i cittadini”. La nuova tariffa, la cui definizione compete all'Autorità, dovrà assolvere funzioni ampie: garantire la sostenibilità economica della fornitura agli utenti domestici, assicurare l'integrale copertura dei costi di esercizio e di investimento, garantire la sostenibilità ambientale dell'uso della risorsa idrica attraverso l'applicazione del principio “chi inquina paga”, garantire il rispetto dell'esito referendario, introdurre meccanismi per favorire gli investimenti nel settore, in un quadro generale di sostenibilità complessiva per gli operatori che erogano il servizio.