"Sicuri in bici è meglio": da Roma un manuale e un App per percorsi ciclabili sicuri
Il prodotto principale del progetto “Sicuro in bici è meglio” è un Manuale di 140 pagine, per l’individuazione di itinerari ciclabili sicuri ai fini degli spostamenti sistematici e occasionali, destinato a livelli diversi, sia agli studenti delle scuole partecipanti al programma, che ad eventuali professionalità tecnico-amministrative interessate alla tematica
04 December, 2012
Un Manuale e un'applicazione per smartphone per l’individuazione di itinerari ciclabili sicuri, oltre a incontri formativi e di discussione e un concorso per le scuole. Sono queste le attività del progetto “Sicuro in bici è meglio” che Legambiente Lazio insieme al Centro Interuniversitario di Ricerca per gli Studi sulla Sicurezza Stradale – Università Roma Tre (CRISS) sta realizzando col contributo della Regione Lazio per favorire la diffusione di comportamenti responsabili tra gli utenti della strada e diffondere una nuova cultura della sicurezza stradale per la tutela e promozione della mobilità ciclabile. Le iniziative sono state presentate nell'ambito di un incontro al quale hanno partecipato associazioni, comitati e movimenti come il Coordinamento Roma Ciclabile, Fiab, Uisp, #salvaiciclisti e altri, uniti da tempo per fermare morti tragiche in bicicletta e permettere una nuova mobilità in città. Roma e il Lazio soffocano tra ingorghi e smog e non tira una bell'aria per i ciclisti. Secondo i dati più recenti del Rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente, le poche piste ciclabili continuano a diminuire con i nuovi criteri più restrittivi, a Roma sono disponibili solo 1,06 metri eq. ogni 100 abitanti. Stessa musica per le Isole pedonali, Roma ha 14 centimetri quadrati pedonalizzati per abitante, mentre nel complesso le politiche di limitazione del traffico, comprese le ZTL, soccombono di fronte alle automobili (tutti i capoluoghi nel Lazio hanno almeno 70 auto ogni 100 abitanti) e lo smog torna a peggiorare in quattro capoluoghi su cinque. Un quadro nel quale, il trasporto pubblico non aumenta offerta e viaggiatori: Roma rimane sul podio, dopo Milano e Venezia, tra le grandi città ma diminuisce l'offerta da 64 a 61 km-vetture per abitante.
“ Vogliamo passare dalle parole ai fatti, non vogliamo mai più morti in strada in bicicletta, per questo abbiamo avviato un percorso anche tecnico, servono soluzioni concrete e condivise con i cittadini, i movimenti, le associazioni -ha affermato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Lo scopo del Manuale che abbiamo prodotto è anche quello di rivolgersi ai giovani e alle scuole per l'utilizzo della bicicletta per gli spostamenti di tutti i giorni in maniera sicura utilizzando anche nuove tecnologie come le applicazione dello smartphone. Per fermare le morti tragiche in bicicletta servono nuove azioni di limitazione del traffico privato impazzito, isole pedonali, ZTL e zone con limite di velocità ribassato a 30 km/h in tutti i quartieri. Nella Capitale in questi ultimi anni sul fronte bici c'è una enorme attenzione dei cittadini, ma allo stesso tempo una quasi assoluta disattenzione del Campidoglio, gli interventi del Bicicplan approvato non hanno avuto seguito, il bike sharing è morto mentre in tutte le città è una risorsa bellissima, le strisce blu sono state distrutta con strisce bianche e tariffe dimezzate, i pullman scorrazzano e parcheggiano ovunque. Persino in pieno centro, Via dei Fori imperiali continua ad essere utilizzata come un'autostrada dove sfrecciano 3.200 veicoli l'ora, nel luogo più bello del mondo, che i romani vogliono liberi da traffico e smog e aperti a chi vuole andare a piedi, in bicicletta, con i mezzi pubblici, come hanno dimostrato firmando in seimilaquattrocento la proposta di delibera popolare di Legambiente.”