Foggia, gestione rifiuti. L'assessore Nicastro: "Quale destino per il capoluogo dauno?"
Preoccupato e allarmato l'Assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro: "Gli organi di controllo della procedura fallimentare riferiscono di non aver ricevuto dall'amministrazione alcuna proposta formale che assicuri la continuità del servizio". il 31 dicembre scadrà l'esercizio provvisorio concesso dal Tribunale fallimentare di Foggia sul servizio di raccolta dei rifiuti
07 December, 2012
"Sono allarmato dal fatto che, a pochissimi giorni dalla scadenza dell'esercizio provvisorio concesso dal Tribunale fallimentare di Foggia sul servizio di raccolta dei rifiuti del capoluogo dauno, non siano state individuate soluzioni al problema. Mi preoccupa la rassegnazione con cui chi dovrebbe individuare e perseguire strade per assicurare il servizio e scongiurare qualsiasi emergenza, affronta la situazione". Così l'assessore Lorenzo Nicastro in merito alla vicenda che riguarda l'Amica di Foggia.
"Il rapporto con i gestori dei servizi di raccolta è una competenza esclusivamente comunale, lo chiarisco – prosegue Nicastro – perché si vuole far passare il messaggio che la Regione non stia facendo il suo o che si stia sfilando dalla questione. La vicenda dell'Amica è dovuta a problematiche di natura gestionale e finanziaria".
"Devo dire anche che nonostante la grande disponibilità mostrata dalle strutture tecniche del mio assessorato a seguire la vicenda e ad offrire collaborazione sulle soluzioni, non abbiamo a tutt'oggi percorsi definiti per chiudere positivamente quella che si prospetta come una possibile emergenza”.
“Ad oggi gli organi di controllo della procedura fallimentare riferiscono di non aver ricevuto alcuna proposta formale che assicuri la continuità del servizio. Va da sé – conclude Nicastro – che la Regione Puglia è pronta a fare la propria parte in base alle proprie competenze e in un quadro lineare di trasparenza e legittimità degli atti amministrativi. E' rimasto poco tempo, spero che possa servire per fare ciò che sino ad oggi non si è riuscito a fare. Trascorsi i termini e conclamata l'emergenza ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità”.