Capannori, progetto "Acqua buona": Alti standard di qualità nelle caraffe delle scuole
Grazie al progetto “Acqua buona” sui tavoli delle mense scolastiche viene servita acqua fresca direttamente prelevata dall’acquedotto al posto di quella imbottigliata. I laboratori di analisi rilevano che tutti i valori rispettano gli alti standard di qualità. Per l'assessore Alessio Ciacci: "Il progetto oltre a ridurre la produzione di rifiuti, restituisce il giusto valore all’acqua"
29 January, 2013
Capannori. Acqua più che mai di qualità in tutte le scuole della cittadina (45.000 abitanti). A confermarlo sono i risultati delle analisi periodiche svolte da Acque spa nei 21 plessi – materne, elementari e medie – che aderiscono al progetto “Acqua buona” grazie al quale sui tavoli delle mense viene servita acqua fresca direttamente prelevata dall’acquedotto al posto di quella imbottigliata nella plastica.
I dati forniti dal laboratorio analisi di Acque spa, società che è parter del Comune di Capannori per questa buona pratica ambientale, rilevano come tutti i valori rispettino alti standard di qualità. Una caratteristica, questa, che ha permesso l’affermarsi del progetto, partito sperimentalmente nel 2007, e che ha visto l’adesione di un numero sempre crescente di plessi scolastici, con gli ultimi arrivi, alcune settimane fa, della primaria e della materna di Capannori.
“Un progetto in cui abbiamo sempre creduto moltissimo - ha spiegato l'Assessore all’Ambiente Alessio Ciacci - sia per ridurre la produzione di rifiuti, il trasporto dell’acqua e l’impatto ambientale, ma anche per dare il giusto valore all’acqua. In questo modo valorizziamo infatti l’acqua come un bene comune fondamentale della comunità e non la mercifichiamo come “prodotto”, educando anche i nostri ragazzi fin da piccoli ad una cultura del rispetto dell’acqua”.
L’utilizzo dell’acqua del rubinetto ha un valore educativo, perché trasmette ai bambini e ai ragazzi il senso delle buone pratiche ambientali. Inoltre, vista la necessità di mandare a smaltimento meno plastica, si ha un risparmio a vantaggio della collettività, nell’ottica dei “Rifiuti Zero”. In pratica si spende meno per avere un servizio migliore. Si stima che ogni anno vengano risparmiate circa 100 mila bottigliette di acqua, quasi 5 mila chilogrammi di plastica e quasi 3 mila chilogrammi di anidride carbonica in atmosfera.
Il progetto “Acqua buona” coinvolge adesso 21 scuole capannoresi, per un totale di circa 3000 studenti. Le scuole coinvolte sono: infanzia di Colognora di Compito, Borgonuovo, Lammari, Marlia, Badia di Cantignano, San Leonardo in Treponzio, Castelvecchio di Compito, Lunata, Lappato, Capannori; primarie di Camigliano, Lammari, Guamo, Massa Macinaia, Colle di Compito, San Ginese di Compito, Lunata, Marlia, Segromigno in Monte, Capannori; secondaria di Camigliano.
Dal 1° gennaio 2013 l’acqua del rubinetto in caraffa è arrivata anche alla Casa della salute di Marlia. Ne usufruiscono circa 100 persone, ultrasessantacinquenni con difficoltà ospiti della Residenza Sanitaria Assistita e del Centro Diurno e personale di servizio. Si prevede che questo permetta di risparmiare 31 mila bottigliette di plastica l’anno, per un totale di 37 mila 500 litri d’acqua. E’ la prima del genere in Toscana a interessare una struttura per persone anziane non autosufficienti o parzialmente autosufficienti.