Maran sui diesel Euro3: “Giusto bloccarli, inquinano come dieci auto Euro4”
Intervista di Eco dalle Città all'assessore all'Ambiente di Milano: "Con AreaC stiamo dando un segnale politico, un segnale di visione. Sullo smog il Ministero, ma soprattutto la Regione Lombardia, non hanno fatto passi avanti". Il rinnovamento del parco auto "è fondamentale, ma il problema resta l'alto numero di auto in circolazione"
29 January, 2013
Eco dalle Città ha incontrato l'assessore all'Ambiente e alla Mobilità del Comune di Milano Pierfrancesco Maran in occasione del convegno “Mobilità, ambiente e salute” promosso dal Coordinamento Agende 21, al termine del quale è stato siglato il "Patto di Pavia", accordo che impegna le amministrazioni della Pianura Padana ad un maggior coordinamento sul fronte antismog.
Assessore, si parla ormai da tempo di interventi su area vasta. Cosa dovrà succedere perché questo avvenga davvero?
Mah, in realtà potrebbe anche non accadere mai perché se non ci si mette la buona volontà le cose non capitano certo da sole... Noi, ad esempio, l'anno scorso abbiamo avviato un percorso per cui finalmente a livello di provincia di Milano esiste un protocollo di azioni sui picchi di inquinamento e quindi non si pensa come accadeva prima che questo fosse un problema solo della città di Milano. Abbiamo sempre pensato che questo dovesse essere esteso a tutta la regione Lombardia ma non abbiamo trovato attenzione da parte della Regione. Quello riguardava i picchi di inquinamento, però, a maggior ragione sulle misure strutturali, bisogna perseguire obiettivi comuni e trovare degli indirizzi simili. Milano con AreaC sta dando un segnale politico, un segnale di visione, però sta anche ottenendo dei risultati reali e quantificabili. Diventano ancora più forti se questi non si fermano ai confini della città di Milano ma diventano un modo per cui, ovviamente con modalità diverse e adattate ai territori, però ovunque si persegue l'obiettivo di favorire il trasporto pubblico sulla mobilità privata.
Milano sta dunque facendo passi coraggiosi ma si sente forse un po' isolata... E' rimasto deluso rispetto all'incontro avuto con il ministro Clini più di un anno fa a cui non è stato dato seguito?
Beh, diciamo che da parte del Ministero, però soprattutto a livello regionale, non ci sono stati i passi avanti auspicabili. Adesso si apre una fase nuova però i problemi che vede il Comune di Milano li sentono tutti i grandi comuni di area urbana del Nord Italia. E tutti stanno cercando delle soluzioni simili. A volte con risultati positivi, in altri casi, come è accaduto adesso con gli Euro3 diesel a Torino, essendo costretti a fare passi indietro, però iniziando a lasciare il segnale di un cambiamento. Quindi io son convinto che se riusciremo a creare sinergie tra le grandi città del Nord poi i risultati arriveranno e anche le istituzioni sopra dovranno adeguarsi e realizzarle.
Come risponde a chi critica il blocco degli Euro3 diesel? Si tratta davvero dell'ennesimo favore alle case automobilistiche? E dal punto di vista ambientale è ininfluente?
Il rinnovamento del parco auto è un elemento fondamentale del processo. Sappiamo benissimo che un Euro3 diesel inquina come dieci auto Euro4. Quindi, posto che il nostro problema principale è che abbiamo ancora 550 auto ogni 1000 abitanti indipendentemente da quanto inquinano, lavorare su alcuni picchi di categorie inquinanti, vale per le auto sugli Euro3 diesel, vale su alcuni mezzi commerciali che sono ancora Euro0 o Euro1, è altrettanto importante. Quindi io sono fortemente ostile a chiunque dica che un'azione è sbagliata perché ne servono altre. Ne servono certamente anche altre ma non vuol dire che le azioni identificate non servano.
Chi auspica altre misure parla ad esempio dell'esistenza a Milano di 800 condomini di proprietà comunale riscaldati ancora a carbone... Ce lo conferma?
Non mi risulta che il Comune gestisca 800 condomini a carbone. Magari è il caso che qualcuno si informi...