Acqua. Il Consiglio di Stato boccia gli aumenti delle bollette
La sentenza fa scalpore e i movimenti per l'acqua cantano vittoria. Ora l'Aeeg e i gestori del servizio idrico dovranno restituire i soldi chiesti in più ai cittadini da luglio a dicembre 2011 e verificare la congruenza di quanto chiesto anche per tutto il 2012
01 February, 2013
I maggiori esborsi pagati dai cittadini sulle bollette dell'acqua dal 21 luglio 2011 (giorno della proclamazione dei due refernedum di un mese prima) al 31 dicembre dello stesso anno saranno restituiti. Lo ha deciso ieri il Consiglio di Stato, che ha reso il parere chiesto dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas (Aeeg) in merito agli effetti pratici dei referendum del 2011, in particolare del secondo, con il quale è stata abrogata la clausola della remunerazione del 7% del capitale investito. Le bollette dell'acqua relative ai quesi sei mesi (il 1° gennaio del 2012 venne infatti applicato il nuovo regolamento) sono state dichiarate, dall'organo statale, "non coerenti" con il quadro normativo uscito dalla consultazione. A essere "in contrasto" con il referendum è il "criterio dell'adeguatezza della remunerazione dell'investimento". Il Consiglio di Stato ha anche deciso che spetta ora all'Aeeg fissare il criterio per restituire ai cittadini il 7% di remunerazione del capitale pagato dagli utenti. L'Autorità, in tutta fretta, si è già adeguata, varando un provvedimento che recita "Avvio del procedimento per la restituzione agli utenti finali della componente tariffaria del servizio idrico per il periodo 21 luglio-31 dicembre 2011, non coperto dal metodo tariffario transitorio". I soldi saranno restituiti ai cittadini direttamente, non in bolletta. Toccherà ai gestori provvedere. Ma dalla sentenza del Consiglio di Stato nasce un'ulteriore complicazione per l'Autorità e per le società del servizio idrico. L'Aeeg dovrà vagliare una per una tutte le tariffe che i 3 mila gestori hanno applicato dal 2012 e fino all'emanazione delle nuove regole e verificarne la loro congruenza. Anche in questo caso, qualora vi fosssero delle discrepanze, i gestori del servizio idrico integrato dovranno restituire i soldi chiesti in più. Il Forum dei movimenti per l'acqua pubblica, che esulta per la sentenza dell'organo giurisdizionale, contesta in toto però le nuove regole scritte e approvate dall'Autorià alle fine del 2012. Per il Forum, il nuovo regolamento propone, "sotto mentite spoglie", la remunerazione del capitale e chiede che la restituzione riguardi l'intero esericzio 2012.