Plastica. Cresce la raccolta (anche in tempo di crisi): intervista a Corepla
Dopo la pubblicazione dei primi dati Corepla che segnano un aumento del 5% della raccolta degli imballaggi in plastica nel 2012, Eco dalle Città ha intervistato Gianluca Bertazzoli, responsabile comunicazione Corepla
05 February, 2013
Continua la crescita della raccolta della plastica. Secondo Corepla, dall'analisi dei primi dati provvisori dell’andamento 2012, emerge che la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica conferita al Consorzio ha segnato una crescita, superando le 690.00 tonnellate, con un aumento superiore al 5% rispetto al 2011. Il risultato del 2012 conferma la tendenza alla crescita. Nel 2011, infatti, la raccolta era aumentata del 7% rispetto all’anno precedente, passando dalle circa 614.000 tonnellate del 2010 alle oltre 657.000 nel 2011.
Quali sono i fattori che permettono alla raccolta della plastica di crescere in tempo di crisi dei consumi? Sul dato 2012 ha influito l'allargamento della raccolta a piatti e bicchieri di plastica usa e getta? Lo abbiamo chiesto a Gianluca Bertazzoli, responsabile comunicazione Corepla: "L'estensione della raccolta è uno degli elementi che ha favorito la crescita, ma di per sè non penso sia stato decisivo per il risultato. E' vero che c'è la crisi ma la plastica continua a guadagnare fette di mercato. Il dato del 2012 rientra in modo preciso nelle previsioni che avevamo fatto. Per quanto riguarda gli imballaggi in plastica, infatti, tiene l'immesso al consumo soprattutto nel settore domestico e in particolare nel comparto alimentare".
"Esiste - ha continuato Gianluca Bertazzoli - un delta significativo tra l'immesso al consumo e il materiale raccolto: c'è un margine di crescita per la raccolta degli imballaggi in plastica. Se oggi raccogliessimo il 90% di quello che viene immesso al consumo vedremmo di conseguenza le variazioni su quanto viene raccolto. Ma ora non è così". Ma quant'è grande la forbice tra immesso al consumo e materiale raccolto? "Sul mercato - ha spiegato il responsabile comunicazione Corepla - vengono immesse al consumo poco più di 2 milioni di tonnellate di imballaggi. C'è da tenere conto però che queste due milione di tonnellate non potranno mai finire tutte nella raccolta. La parte che può finire nella raccolta è quella principalmente legata ai consumi domestici che può essere quantificata all'incirca in 1.400.000 tonnellate (di questa parte ne viene quindi raccolta la metà). Vale la pena ricordare che all'interno di questa quantità c'è la frazione estranea (tutto ciò che non è imballaggi), che vale sicuramente qualche punto percentuale".
"L'elemento più delicato in questo momento - ha concluso Bertazzoli - è tuttavia la crisi che stanno attraversando i Comuni nel reperire le risorse per fornire i servizi. Far crescere la raccolta senza risorse per i servizi è dura per quanto riguarda l'aspetto quantitativo ma lo è ancora più dal punto di vista qualitativo".