Tevere, rimosse oltre 600 tonnellate di rifiuti
Riapre alla navigazione il tratto di fiume tra i ponti Milvio e Marconi, ripulito dopo la piena dello scorso dicembre. A Fiumicino, intanto, i volontari di Legambiente hanno rimosso 60 quintali di detriti dal litorale, ma l'associazione ambientalista chiede che il Tevere sia protetto da un parco
10 June, 2009
Il tratto del Tevere tra Ponte Milvio e Ponte Marconi riapre alla navigazione dopo circa due mesi. Tanto ci è voluto per ripulirlo dai detriti e dalle immondizie che vi si erano accumulati dopo la piena dello scorso dicembre. L'intervento, costato complessivamente 2 milioni e mezzo di euro, ha consentito di rimuovere circa 570 tonnellate di rifiuti, pari a 24 chili per ogni metro lineare di fiume. In altri termini, in appena cento centimetri di Tevere era accumulata una quantità di rifiuti pari a quella prodotta ogni giorno da vanti famiglie. Adesso, terminata la lunga fase di pulizia, il fiume è riaperto alla navigazione dei battelli Cornelia e Rea Silvia. Rimane invece interdetto il tratto compreso tra l'Isola Tiberina e il Ponte Risorgimento, la cui bonifica dovrebbe essere conclusa il prossimo 30 giugno.
Anche in corrispondenza della foce, intanto, la piena del Tevere aveva lasciato dietro di sé quintali di rifiuti, che sono stati rimossi nelle scorse settimane dai volontari di Legambiente in collaborazione con il Comune di Fiumicino. L'associazione ambientalista ha reso noto che l'intervento di bonifica ha consentito di rimuovere circa 60 quintali di detriti, tra bottiglie, carta, rami, carcasse di apparecchi in disuso, gomme. La pulizia è stata effettuata da 50 studenti dell'Istituto tecnico commerciale “Baffi” di Fiumicino, che hanno lavorato prestando particolare attenzione al delicato ecosistema dunale. Un intervento importante ma estemporaneo, che, secondo Legambiente, non può bastare per assicurare la protezione di un ambiente così fragile e importante: «Dopo questa pulizia straordinaria – ha dichiarato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio – per il Tevere e l'Aniene servirebbe un’azione più convinta, che passi dalla depurazione delle acque e arrivi fino alla costituzione del parco del Tevere».