Il Campidoglio pensa a una strategia anti-smog
Una speciale Commissione comunale studierà gli strumenti per ridurre l'inquinamento dell'aria. Legambiente plaude e chiede di applicare soluzioni rapide e decise
01 July, 2009
Una strategia per ridurre l'inquinamento e limitare i danni alla salute. È un'iniziativa della Commissione speciale Politiche sanitarie del Comune di Roma, che ha avviato una serie di studi finalizzati a limitare la concentrazione di polveri sottili e altri inquinanti nell'aria. «Con il sindaco Alemanno e gli assessori all'Ambiente e al Traffico - ha spiegato Fernando Aiuti, immunologo e presidente della Commissione - si sta pensando di modificare la strategia per i prossimi anni attraverso l'aumento del trasporto pubblico, la crescita del car pooling e del rinnovo dei mezzi di trasporto con l'impiego di metano al posto del gasolio». Tra le ipotesi al vaglio del Campidoglio, c'è anche il decentramento di alcuni uffici pubblici. Tutte misure necessarie per colmare il ritardo tra Roma e molte altre città europee. «Barcellona, ad esempio, in 5 anni ha visto ridurre del 40% il numero dei morti, ha visto diminuire il numero di persone ricoverate per malattie cardio-respiratorie e ha ridotto le assenza sul lavoro».
L'annuncio di Aiuti ha ottenuto un plauso immediato da parte di Legambiente Lazio, che ha intenzione di chiedere al più presto un incontro alla Commissione. «L’autorevole voce dell’immunologo Aiuti riporta alla luce il dramma dell’emergenza smog nella capitale, - ha commentato Lorenzo Parlati, presidente dell'associazione – di smog ci si ammala e si muore, con malattie cardiovascolari e respiratorie, allergie e tumori, servono politiche più determinate e incisive. Chiederemo subito un incontro alla commissione per portare alla sua attenzione le proposte di limitazione del traffico privato e potenziamento di quello pubblico». Ad allarmare gli ambientalisti, i valori registrati dalle centraline per il monitoraggio della qualità dell'aria. Dall'inizio del 2009, in particolare, tre stazioni (Fermi, Francia e Tiburtina) hanno già rilevato concentrazioni del Pm10 superiori ai limiti di legge per un giorno su cinque. «Le politiche di limitazione del traffico veicolare privato sono state annullate una dopo l’altra, – ha denunciato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio – non servono azioni che simulano una soluzione, ma il rilancio della cura del ferro, un nuovo ruolo strategico per il tram, aumento di ZTL e pedonalizzazioni, potenziamento della mobilità sostenibile . Le ricette sono chiare, vanno applicate subito, senza scuse».